Putin ordina sequestri e omicidi Zelensky lo sfida tra i feriti a Kiev

Mosca fa rapire i politici ostili e fa sparare sui profughi in fuga. In arrivo i ’fantasmi’ massacratori di Aleppo

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di Lorenzo

Bianchi

Gli invasori russi hanno deciso di terrorizzare gli aggrediti con ogni mezzo a loro disposizione. Due sindaci ucraini sono stati rapiti. Il primo sequestrato, a Melitopol, è Ivan Fedorov. Mentre stava distribuendo aiuti alla popolazione dieci individui in abiti civili gli hanno messo un sacchetto sulla testa e lo hanno portato via. Nel suo ufficio non aveva voluto ammainare la bandiera gialla e blu. Al suo posto è stata insediata la filorussa Galina Danilchenko che si è affrettata a invitare i suoi concittadini ad "adattarsi alla nuova realtà". A Dniprorudne, nella regione della centrale atomica di Zaporizhzhia, secondo il giornale Kyiv Independent, le forze armate russe hanno rapito il sindaco Yevhen Matveyev. "I crimini di guerra stanno diventando sistemici", commenta il governatore della regione Olexandr Starukh.

Nemmeno il Donbass filorusso è stato risparmiato. Per la prima volta un colpo di artiglieria ha centrato un treno vicino alla stazione di Brusyn, nella autoproclamata Repubblica popolare di Donetsk. Il capotreno è morto, altri due ferrovieri sono stati feriti. Il convoglio avrebbe dovuto portare in salvo centinaia di profughi del Donbass fra i quali un centinaio di bambini.

A Mykolaiv, una cittadina a 100 chilometri da Odessa, un raid ha centrato una scuola. Il governatore della Regione Vitaly Kim non è in grado di precisare il numero delle vittime, perché i soccorritori stanno ancora scavando fra le macerie.

Gli ospedali non fanno eccezione. Anche per questo motivo, sfidando la campagna del terrore di Putin, il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ieri ha visitato l’ospedale militare di Kiev, raggiungendolo a piedi. Un video diffuso sul canale Telegram lo riprende mentre parla con i soldati feriti a Irpin e a Gostomel. Il capo dello Stato ha distribuito onorificenze e si è concesso un selfie. Subito dopo ha indossato camice e mascherina ed è entrato nel reparto di terapia intensiva.

"Il più grande regalo per la vostra dimissione sarà la nostra vittoria", ha detto ai ricoverati. Secondo la Washington Post le strutture sanitarie bombardate sono almeno nove, compreso l’ospedale di Mariupol. Il giornale ha esaminato più di 500 video e fotografie e ha consultato diversi rapporti di funzionari dell’Ucraina, dell’Organizzazione mondiale della sanità e di altre organizzazioni non governative. In tre casi si lamentano vittime. Tre strutture erano destinate a donne e a bambini.

Nei giorni scorsi lo Stato maggiore delle Forze Armate di Mosca ha deciso di trasferire in Ucraina sedicimila “combattenti” dalla Serbia, dal Nagorno-Karabakh e dalla Siria. Da quest’ultimo teatro arriverebbero gli uomini in armi del gruppo paramilitare Bustan e del Quinto corpo d’armata, che furono decisivi nella presa di Aleppo. Il capo del gruppo Bustan è Rami Makluf, un cugino del presidente Bashar Assad. Altri due cugini di Assad, Fawaz e Munzer al Assad, hanno capeggiato in Siria gli Shabiha ("fantasmi" in arabo), una milizia alauita alla quale sono stati attribuiti i massacri di Houla e di al Qubair.

Il Kyiv Indipendent ha pubblicato la notizia che gli 007 di Kiev sarebbero in possesso di un’intercettazione telefonica che proverebbe l’ordine diramato alle truppe russe schierate a Kharkiv di sparare ai civili, compresi i bambini.

Secondo l’intelligence di Kiev i militari di Mosca hanno aperto il fuoco uccidendo sei donne e un bambino a Peremoga, un villaggio vicino a Kiev. Nella regione di Donetsk gli invasori hanno colpito anche l’antico monastero ortodosso Holy Dormition Sviatohirsk Lavra, che ospitava 520 rifugiati nella regione di Donetsk, e una chiesa a Severodonetsk, nell’area di Lugansk.