
La vendetta russa si abbatte su Kiev. Mosca a Trump: non è un gioco. .
"Per noi questa è una questione esistenziale, riguarda i nostri interessi nazionali, la nostra sicurezza, il nostro futuro, quello dei nostri figli e del Paese". Così il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov ha reagito alle parole sul conflitto del presidente americano Donald Trump, che aveva paragonato Russia e Ucraina a due "bambini che litigano al parco". Esistenziale al punto da dover proseguire senza sosta: nella notte tra giovedì e ieri un massiccio attacco con 407 droni e 44 missili delle forze armate russe ha colpito varie città del Paese, tra cui la capitale. I soccorsi, scrive su Telegram il sindaco di Kiev, Vitalij Klitschko, sono intervenuti nei distretti di Solomyanskyi, Holosiivskyi e Darnytskyi, mentre il capo dell’Agenzia per l’elettricità e l’acqua, Timur Tkachenko, ha ipotizzato l’interruzione della corrente in alcuni quartieri.
Il bollettino di guerra della capitale conta quattro morti e una cinquantina di feriti. "I russi hanno utilizzato – afferma il capo del dipartimento delle comunicazioni del Comando dell’aeronautica ucraina, Yuriy Ignat – oltre 400 droni. Ci sono anche informazioni secondo cui il nemico abbia lanciato sei missili balistici e 38 missili da crociera, la maggior parte dei quali sono stati distrutti".
Il presidente Volodymyr Zelensky ha immediatamente accusato Mosca. "La Russia – dichiara – deve essere ritenuta responsabile. Fin dal primo minuto di questa guerra ha colpito città e villaggi per distruggere vite umane. È il momento che gli Usa, l’Ue e tutti gli altri Stati nel mondo fermino questa guerra facendo pressione sulla Russia. Se qualcuno non fa pressione e dà alla guerra più tempo per mietere vittime, sarà complice e responsabile".
Replica il ministero della Difesa di Mosca, affermando che il "massiccio attacco" che ha preso di mira alcuni obiettivi militari era una risposta agli "atti terroristici" ucraini dei giorni scorsi. Il ministero, sempre sul suo canale Telegram, ha anche precisato che "tutti gli obiettivi sono stati colpiti".
Un raid che però non si è limitato solo alla capitale, ma che ha riguardato pure le regioni di Volinia, Leopoli, Ternopil, Sumy, Poltava, Khmelnytskyi, Cherkasy e Chernihiv. A Ternopil, città dell’Ucraina occidentale, è stato distrutto un impianto industriale e sono rimaste ferite cinque persone. Le autorità locali hanno invitato i cittadini, soprattutto i bambini, a non uscire di casa e a tenere chiuse le finestre a causa di una nube di sostanze potenzialmente tossiche. I droni e i missili di Mosca hanno anche colpito una palazzina residenziale a Lutsk, nell’oblast’ di Volinia, ferendo altre cinque persone. A Chernihiv, invece, sono stati centrati alcuni condomini e delle abitazioni private. Si contano quattro feriti, ma ci potrebbero essere anche dei dispersi intrappolati tra le macerie.
Sempre nelle stesse ore, Kiev ha invece bombardato tre depositi di carburante nella base aerea russa di Engels, nella regione di Saratov, e anche la base di Diaguilevo, nella regione di Ryazan.