Venerdì 19 Aprile 2024

Punite le conduttrici afghane In video solo a volto coperto

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Sabato sono andate in onda con tutto il volto scoperto. Ieri solo con gli occhi. Sfidata per 24 ore l’ingiunzione del governo talebano di coprire immediatamente tutto il viso come le altre donne del Paese – e non più solo la testa con un foulard –, ieri mattina le giornaliste afghane dei principali canali nazionali sono state costrette a ingoiare il diktat. Le conduttrici di Tolonews, Ariana Television, Shamshad TV e 1TV hanno dovuto sottomettersi ai precetti del Ministero per la promozione della virtù e la prevenzione del vizio.

Dopo il mancato adeguamento delle conduttrici, i responsabili delle emittenti avevano abbozzato una prudente linea di difesa: "Le nostre colleghe temono che, se si coprono il viso, prima o poi saranno costrette a non lavorare", era stata la ricostruzione di Abid Ehsas, direttore di Shanshad TV, per giustificare la scelta. Scontata la reazione talebana. "Chi vive in un sistema e in un governo particolare deve obbedire alle leggi e agli ordini di questo sistema". E le previsioni normative non prevedono eccezioni. Anzi, in caso di insubordinazioni, trasferiscono la sanzione all’intero nucleo familiare. I talebani hanno infatti stabilito che, in caso di rivolta contro la stretta del regime, non solo le donne saranno licenziate dal proprio lavoro, ma gli stessi familiari uomini potranno essere cacciati dai rispettivi impieghi.

"Abbiamo resistito e ci siamo opposte al velo integrale – dichiara Sonia Niazi, conduttrice di Tolonews –. Ma l’emittente ha subito pressioni, e i dirigenti ci hanno detto che a qualsiasi presentatrice inadempiente sarebbe stato dato un altro lavoro".

In pratica, un demansionamento. Così si spiega la scelta di conformarsi alla regola: meglio combattere davanti alle telecamere una battaglia identitaria e professionale che perdere lavoro e serenità familiare senza peraltro incidere sul dress code integralista. "Siamo felici che i canali abbiano esercitato correttamente la loro responsabilità", si compiace il portavoce Mohammad Sadeq Akif Mohaji. Fine della puntata. Le giornaliste cedono però in fondo resistono. E con solidarietà inattesa. Per esempio dallo staff maschile di Tolonews che decide di coprirsi il volto con le mascherine twittando la provocazione.

red. est.