Aveva minacciato "bassa tolleranza" verso i manifestanti anti-monarchici intenzionati a guastare la festa dell’incoronazione. Scotland Yard è stata di parola. Non esitando a sfoderare il pugno di ferro tanto da essere paragonata da alcuni attivisti dei diritti civili alla polizia russa di Putin. Le retate sono sfociate 52 arresti eseguiti nell’ambito di quella che la stessa Metropolitan Police di Londra – forte dei draconiani nuovi poteri garantiti di recente dal governo Tory di Rishi Sunak attraverso la controversa stretta legislativa sull’ordine pubblico del Public Order Bill – ha definito "un’operazione significativa". In manette, temporaneamente, decine di militanti della frangia repubblicana del movimento Republic, oltre al loro leader Graham Smith. Poi, è toccato a qualche decina di ecologisti radicali di Just Stop Oil.
CronacaPugno di ferro di Scotland Yard, 52 arresti L’ira dei repubblicani: metodi da polizia di Putin
Pugno di ferro di Scotland Yard, 52 arresti L’ira dei repubblicani: metodi da polizia di Putin
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