Prudenza e mascherina Non siete eroi

Piero

Fachin

Ricapitolando: seppure in modo non drammatico, stanno aumentando i contagi, il numero complessivo di positivi e anche i ricoveri da Covid-19. Con milioni di persone di nuovo in movimento, gli esperti lo avevano in parte previsto, e sul futuro sono - come al solito - serenamente divisi, lasciando a chiunque di noi la possibilità di dire quel che vuole. Domandina: in questa situazione che definire fluida è un eufemismo, abbiamo ancora la voglia e la forza di stare a chiederci se portare la mascherina e lavarci le mani serva per davvero?

Non è necessario invocare il principio di prudenza per convincerci tutti che fare queste due semplici cose è utile. Mettere la mascherina e lavarsi le mani non costa nulla, tra l’altro. Però, se siamo malati, possiamo evitare di far ammalare gli altri. Non ci crediamo, nonostante gli studi che ormai abbondano? Siamo scettici, nonostante l’evidenza e nonostante il buonsenso? Pazienza, facciamolo lo stesso, perché ce lo chiedono. Facciamolo proprio perché sono due cose facili facili, che grossi danni non possono portare. Certo, il sudore e il fastidio. E magari un brufulo in più all’altezza del mento.

Ma è di questo che stiamo parlando. E quelli ansiosi di lanciare sfide si rassegnino: non è che con la mascherina abbassata si diventi improvvisamente più coraggiosi. Coraggioso e quasi eroico, semmai, è chi non la toglie nonostante i 40 gradi d’agosto.