Mercoledì 24 Aprile 2024

Prove di diplomazia nello spazio AstroSamantha a spasso col russo

Il record della Cristoforetti: sarà la prima europea che passeggerà fuori dalla Stazione internazionale. Con lei l’astronauta putiniano che espose la bandiera sovietica. "Non vedo l’ora, nessun problema"

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di Alessandro Farruggia

AstroSamantha passeggerà nello spazio con l’astronauta più putiniano mai stato in orbita, il comandante Oleg Artemeyev. L’astronauta italiana dell’Esa, Samantha Cristoforetti, sarà la prima donna europea a effettuare una, Eva, l’attività extraveicolare. Un grande successo che le farà in parte dimenticare il mancato comando dell’Iss, sfumato pare per il problema di turni in orbita. "Sono grata per l’opportunità. Non vedo l’ora!", la sua prima reazione. Il 21 luglio alle 16 ora italiana Samantha uscirà dall’Iss e volteggerà a 28.800 chilometri orari a circa 400 chilometri dalla Terra per lavorare alla camera di compensazione del modulo russo Nauka e per lasciare 10 nanosatelliti. Lo farà con l’uomo che il 29 aprile scorso decise di festeggiare la vittoria sovietica sulla Germania esponendo non il vessillo del suo Paese ma la "bandiera della vittoria", lo stendardo appeso dal soldati dell’Armata Rossa sul Reichstag a Berlino il 1° maggio 1945. Fu un gesto molto politico che richiama la peggiore propaganda putiniana che equipara l’Ucraina ai nazisti. È stato fatto non a caso a guerra in Ucraina in corso, perché il comandante Atemiyev, nato in Lituania ma russo al 100%, è anche deputato alla Duma, la camera bassa dell’Assemblea federale, per il partito ’Russia Unita’, il partito di Putin. È un putiniano convinto. Ed esponendo la bandiera ha cancellato l’infelice e del tutto casuale utilizzo in orbita di una tuta che improvvidamente richiamava il colori dell’Ucraina. Di cosmonauti russi sulla Iss ce ne sono tre, e la preoccupazione della Nasa è che Artemeyev decida di bissare quanto fece il 29 maggio.

Aremneyev è attualmente il comandante della stazione internazionale e il gesto sarebbe uno schiaffo plateale alla collaborazione tra agenzie spaziali. Samantha Cristoforetti passeggerà nello spazio con una tuta russa e ha negato spaccature con i colleghi di Roscosmos per la guerra in Ucraina: "Ci rendiamo conto quel che succede sulla Terra, ma qui siamo amici e continuiamo a lavorare insieme". Ma non per molto.

Due mesi fa il direttore generale di Roscosmos, Dmitry Rogozin, ha detto che, presumibilmente a fine 2024, la Russia si ritirerà: "La decisione è già stata presa, informeremo i nostri partner della fine del nostro lavoro sull’Iss con un anno di anticipo". "Siamo stati i primi ad andare nello spazio – diceva lo stesso Rogozin a inizio aprile in un Tweet – e non lasceremo che altri ci dicano come comportarci". Già, la Russia si considera anche regina dello spazio grazie al mitico Sputnik, e alla gloria dell’Unione Sovietica Juryj Gagarin, il cui ritratto Oleg Artemeyev ha portato nello spazio assieme una immagine di Konstantin Eduardovitch Tsiolkovsky, il padre dell’astronautica russa e a un piccolo busto di Karl Marx.

Mosca in questa fase di guerra fredda 2.0 vuole sganciarsi dalla collaborazione con americani ed europei e punta a una alleanza spaziale con i cinesi. E non sono sogni. Due anni fa fu siglato un protocollo. E lo scorso anno Dmitry Rogozin, direttore di Roscosmos e Zhang Kejian, direttore della China National Space Administration, hanno firmato un accordo per "creare strutture di ricerca sulla superficie e in orbita lunare". Anche ben prima dell’invasione in Ucraina, la rotta era di collisione. La guerra fredda sarà tale anche nello spazio, e la corsa per la Luna, e magari Marte per gli americani, sarà il suo teatro. Del resto gli americani hanno già uno Space Command e così Mosca con il Russian Space Command e Pechino con la Stategic space force. La militarizzazione dello spazio è dietro l’angolo. Altro che navicelle (le sovietiche Mir) intitolate alla pace.