ROMA Tir a rilento per il terzo giorno consecutivo con furgoni e mezzi fermi su diverse autostrade del Sud. Ieri la Conferenza delle Regioni ha chiesto compatta un confronto con il Governo per affrontare la questione: "C’è il rischio di possibili blocchi di approvvigionamento e di circolazione delle merci, in particolar modo nelle Regioni del Mezzogiorno", ha spiegato il presidente dei governatori, Massimiliano Fedriga. La mobilitazione prosegue in Puglia e Molise, ma sono continuate le code anche all’ingresso dell’area portuale di Ravenna. In Sicilia invece, dopo il blocco del porto di Palermo, nelle ultime ore diversi autotrasportatori hanno revocato i presidi, annunciando un accordo per la costituzione di un tavolo permanente alla Regione Siciliana con la partecipazione dei grandi e piccoli autotrasportatori e della committenza. Il tutto in attesa dell’esito di un tavolo a livello nazionale al Ministero delle Infrastrutture, convocato dalla viceministra Teresa Bellanova: "Il nostro obiettivo – ha detto – è arrivare a soluzioni soddisfacenti per tutte le parti. Siamo al lavoro per dare risposte concrete e immediate". Bellanova ha spiegato che il governo si sta impegnando affinché "nel Decreto energia vi siano norme utili per il settore". Lo stop delle merci intanto è già una realtà in alcuni territori. Dopo l’annuncio dell’azienda italiana di pasta La Molisana, che aveva già deciso il fermo della produzione, "nessun prodotto agroalimentare proveniente dalla Sicilia e dalla Puglia è arrivato oggi (ieri, ndr) al Centro Agroalimentare Roma, il più grande Mercato d’Italia", ha fatto sapere il Car di Roma. "Gli agricoltori dovranno continuare a raccogliere i prodotti nei prossimi giorni, anche se non riusciranno a distribuirli. Allo stesso tempo la merce già raccolta e rimasta bloccata per lo sciopero, sarà destinata solamente ai mercati vicini e non alla grande distribuzione. I consumatori dovranno rinunciare ai prodotti italiani che arrivano dal Sud dell’Italia ...
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