Ucraina, guerra e profughi: così si organizza l'Italia. Vaccino anti Covid e regole

Le Regioni stanno preparando il censimento degli spazi. Finora sono entrate 15mila persone, quasi tutti ricongiungimenti familiari

Profughi ucraini in Italia: si è messa in moto la macchina di protezione civile

Profughi ucraini in Italia: si è messa in moto la macchina di protezione civile

Roma, 5 marzo 2022 - Guerra in Ucraina, ultime notizie e profughi. Argomento rovente nel decimo giorno di conflitto, mentre si attende l'apertura dei corridoi umanitari, annunciati ma di fatto ancora chiusi, come ha appena annunciato Medici senza frontiere. Come si sta organizzando l'Italia? Quali sono le regole sanitarie, ad esempio per i vaccini anti Covid? Intanto si dovrà capire se l'Europa deciderà di adottare le quote. Mentre è stata attivata la direttiva Ue di protezione temporanea, che prevede fra l'altro il diritto a lavoro, istruzione, salute e scuola.

La circolare del ministro Speranza in Pdf

Profughi dall'Ucraina, direttiva Ue di protezione temporanea. Che cos'è e cosa prevede

Cosa sta succedendo

Il capo della protezione civile Fabrizio Curcio ieri ha firmato un'ordinanza per dare lo schema di intervento. Da registrare i primi due stanziamenti del governo: 3 milioni per convogliare gli aiuti all'estero, soprattutto in Polonia; altri 10 milioni per mettere in moto la macchina nazionale.  Si dovranno reperire strutture, hotel e spazi dove ospitare i rifugiati. Ma c'è un ragionamento di partenza che mette avanti chi lavora alla programmazione e pianificazione dell'intervento umanitario. Dai numeri,  in continua evoluzione, si comprende chiaramente che nella maggior parte dei casi chi scappa dalla guerra sta dimostrando di volersi rifugiare all'estero per un tempo limitato, con la volontà di tornare in patria.

I numeri oggi

Questo viene confermato da due dati che fornisce la protezione civile: su 15.000 ingressi  registrati fino ad oggi - il 75% dei rifugiati ha passato il confine a Trieste - appena quindici persone hanno chiesto assistenza. Questo fa comprendere con molta chiarezza che in questi giorni stiamo quindi assistendo prima di tutto a ricongiungimenti familiari di massa.

La  comunità ucraina secondo i dati Istat - i numeri però sono fermi a gennaio 2021 - in Italia conta 240mila residenti concentrati soprattutto in tre città, Roma, Milano e Napoli. Anche per questo, si ragiona sui nuclei, cercando di mantenere insieme le persone.

La macchina

Dal punto di vista operativo, i presidenti di Regione hanno iniziato il censimento degli spazi da mettere a disposizione. La 'mappa' dovrebbe essere pronta nel giro di qualche giorno. La macchina è già allenata dall'emergenza Covid. E infatti le strutture di partenza saranno proprio i Covid hotel. Anche l'esercito potrebbe avere un ruolo nel riperimento delle strutture. Per l'emergenza della pandemia, la Difesa aveva messo a disposizione 6.800 posti.

Regole sanitarie

Ma quali sono le regole sanitarie, visto che siamo ancora in stato di emergenza da Covid? La circolare del ministro Speranza ha chiarito che intanto verrà dato ai profughi un codice temporaneo sanitario, una sorta di tessera provvisoria, come accade sempre. C'è poi il problema della vaccinazione. Non solo perché l'Ucraina ha percentuali di vaccinati molto basse ma soprattutto perché è stato usato Sputnik, che da noi non è riconosciuto. Per questo il ministero della Salute ha deciso una deroga temporanea di 48 ore che consenta a chi fugge dalla guerra di raggiungere i parenti o comunque di sistemarsi in Italia. Poi i profughi avranno gli stessi doveri di tutti, con l'obbligo di vaccino o tampone. Anche perché, è il ragionamento, è praticamente impossibile riuscire a documentare la storia sanitaria di chi fugge senza nulla.