Profughi dall'Ucraina, anche l'Italia si prepara ad accoglierli

Già giunti i primi bus (soprattutto con donne e bambini) a Trieste e Piacenza. Nel nostro Paese risiede la più grossa comunità ucraina in Europa. Lamorgese: pronti a redistribuzione

Roma, 27 febbraio 2022 - La guerra in Ucraina prosegue con una nuova offensiva da parte della Russia. E, se da un lato molti civili hanno deciso di armarsi per cercare di difendere il loro Paese, sono oltre 368mila le persone che sono fuggite. Il numero, raccolto dall'Alto Commissariato Onu per i Rifugiati (Unhcr), è destinato a salire se il conflitto durerà a lungo: secondo alcune stime dei giorni i profughi potrebbero diventare addirittura 4 milioni. Ancora più pesanti le previsioni della Ue, che si aspetta "fino a sette milioni" di sfollati. "Dobbiamo prepararci" all'arrivo di "milioni di rifugiati", ha detto la commissaria Ue agli Affari Interni, Ylva Johansson, secondo cui sarebbe il momento di attivare la direttiva per la protezione, strumento per dare una protezione immediata e temporanea per gli sfollati promuovendo - senza quote obbligatorie - un equilibrio degli sforzi tra i paesi dell'Ue che ricevono gli sfollati.

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Per ora la maggior parte si è rifugiata nei Paesi limitrofi: 200mila in Polonia, oltre 70mila in Ungheria, più di 43mila in Romania, 70mila in Moldavia. Ma anche in Italia iniziano ad arrivare i primi gruppi in fuga: questa mattina un bus con una cinquantina tra donne e bambini, più due uomini (uno è l'autista), è giunto al confine di Fernetti (Trieste). Tutti erano a casa di amici o di conoscenti, prevalentemente al Nord tra Brescia, Vicenza, Milano. Qualcuno è diretto anche a Roma. 

Un altro pullman con 40 persone è arrivato nella notte a Piacenza, dopo un viaggio estenuante in cui avevano impiegato 10 ore solo per superare la frontiera con la Polonia: molti di loro hanno parenti che vivono in Emilia. In effetti nel nostro paese già risiede la più grossa comunità ucraina in Europa formata da 230mila persone. 

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Altri 300-440 profughi sono attesi a Genova dove la comunità ucraina forte di 2000 persone sta contribuendo a organizzare l'accoglienza. Ma in tutta la penisola decine di sindaci si sono offerti di fare la loro parte per quanto riguarda l'accoglienza. Una trentina arriveranno a breve anche in Umbria. "Per me la solidarietà è stato sempre un punto fermo della nostra agenda europea e a maggior ragione ora daremo la massima solidarietà a un popolo che sta soffrendo", ha detto il ministro dell'Interno, Luciana Lamorgese, a margine del Consiglio Affari Interni a Bruxelles. "L'Italia sarà tra i Paesi" ad applicare questo principio "anche con redistribuzione sui nostri territori", ha aggiunto. 

Anche Papa Francesco all'Angelus ha lanciato un appello all'accoglienza per gli "anziani che cercano rifugio" e "le mamme in fuga con i loro bambini". "Sono fratelli e sorelle per i quali è urgente aprire corridoi umanitari. Vanno accolti", ha detto il Pontefice. 

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