Prof uccisa dal marito "Odiava il suo successo"

Antonella Castelvedere, 52 anni, accoltellata al culmine di una lite. Docente all’ateneo del Suffolk, aveva sposato un collega di origine angloturca

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di Beatrice Raspa

BAGNOLO MELLA (Brescia)

"Antonella aveva grandi occhi che brillavano. Era impegnatissima e quando poteva veniva a trovarci. Non so come potrò sopravvivere senza rivederli mai più, quegli occhi azzurri". A parlare, stravolto dal dolore e da una notizia che mai si sarebbe aspettato di ricevere, è Ferruccio Castelvedere, fratello di Antonella, la professoressa di 52 anni uccisa a coltellate mercoledì scorso nella sua casa di Wickham Road, nel quartiere residenziale di Colchester, contea di Essex, Inghilterra. L’assassino, ritiene la polizia, è il marito. Un collega angloturco che la donna aveva sposato otto anni fa al culmine di quello che sembrava un grande amore, e dal quale 6 anni fa era nata una bimba. L’uomo è stato arrestato. Allertati dai vicini, i poliziotti lo hanno trovato a casa tutto insanguinato. Lo hanno trasferito in ospedale e piantonato per omicidio.

La tragedia ha sconvolto la comunità di Bagnolo Mella, nel Bresciano dove vivono Spartaco e Mina, gli anziani genitori della vittima, e il fratello. La famiglia è molto nota in paese. "Antonella era integerrima, umile, intelligente, e riservata – la ricorda piangendo Ferruccio –. La sua vita erano l’università e la bambina. Se avessi avuto sentore di un’infelicità domestica giuro che sarei volato là e l’avrei riportata da noi con la figlia. Invece non è stato così. Eppure la sentivamo sempre al telefono. Soprattutto mia mamma, Antonella la chiamava quasi tutti i giorni".

A ricevere qualche confidenza in più pare sia stata una collega della docente. E’ stata lei, ancora prima delle autorità, a informare la famiglia della tragedia. Mentre la polizia dell’Essex indaga sul movente dell’omicidio, parenti e amici un’idea se la sono fatta. Sospettano che la violenza sia stata l’apice di un conflitto sotterraneo nella coppia, generato da una distanza socioculturale tra marito e moglie diventata negli anni sempre più incolmabile. Una distanza che potrebbe aver generato nel consorte, figlio di una mentalità con una visione della donna angelo del focolare, una frustrazione crescente. Antonella era in carriera, realizzata, votata al successo fuori casa. Dopo la maturità e la laurea in Lingue a Milano, 25 anni fa volata in Inghilterra per specializzarsi e coltivare la passione per l’Inglese. La sua ascesa professionale era stata inarrestabile. Attualmente era professoressa senior di Letteratura all’Ateneo del Suffolk e capodipartimento. "Era una mente eccelsa, lo sapevamo tutti a Bagnolo", sottolinea il vicesindaco, Cristina Almici.

Lui, insegnante di matematica, era invece un precario che rimbalzava da una collaborazione all’altra e viveva nell’ombra della moglie, di fatto il capofamiglia. "Era lei a pagare l’affitto". Il primo giugno la situazione è precipitata. Alle 11,45, quando polizia e soccorritori sono arrivati nella villetta di mattoni rossi hanno trovato Antonella gravemente ferita, ma viva. È morta poco dopo, durante le manovre di rianimazione. In casa c’era solo il compagno, ferito a sua volta. Nelle prossime ore il fratello e la madre voleranno Oltremanica per riportare la salma in Italia. La professoressa sarà cremata laggiù ma tumulata a Bagnolo. L’intenzione è anche quella di avviare le pratiche dell’affido della nipotina, attualmente in una struttura. E orfana due volte.