Prof muore dopo dose di Astrazeneca, indaga la procura

Bologna, la vittima aveva 61 anni. Il decesso dieci giorni dopo la somministrazione del siero AstraZeneca. I colleghi: si sentiva male

Aumentano le morti sospette dopo le iniezioni del vaccino AstraZeneca

Aumentano le morti sospette dopo le iniezioni del vaccino AstraZeneca

L’ultimo messaggio a una collega: "Non chiamatemi, fatico a parlare". Poi la morte. Una morte sospetta, "ancora tutta da chiarire", precisa la Procura di Bologna che dovrà chiarire ogni dubbio sul fatto che possa esistere una presunta correlazione tra la tragedia e il vaccino AstraZeneca fatto dieci giorni fa. Un’altra morte sospetta dopo le tre in Sicilia dei giorni scorsi.

Aveva 61 anni Giuseppe Morabito, vicepreside delle scuole medie Veggetti di Vergato, 8mila anime sull’Appennino bolognese, dove era una sorta di istituzione. "Si era trasferito qui molti anni fa – dice il sindaco Giuseppe Argentieri la cui figlia era una sua studentessa –, una persona molto affabile, ha cresciuto intere generazioni". Alcuni giorni fa, ricorda, durante una lezione a distanza aveva accusato un piccolo malessere. "Un attimo di difficoltà – riprende il primo cittadino –, tant’è che i suoi alunni si erano preoccupati".

Il 3 marzo si era sottoposto al vaccino di AstraZeneca, "fino a quel momento stava bene", dicono i colleghi. Da quel giorno però qualcosa è cambiato in lui. "Il 4 – ricorda Manuel Salvaggio, dirigente scolastico della scuola – abbiamo fatto una riunione online di presidenza, io e i colleghi abbiamo notato che Giuseppe era molto giù. Era strano, quasi assente. Da allora non è più tornato in presenza". Una condizione di salute che, giorno dopo giorno, sarebbe peggiorata. "Diceva di non preoccuparci – riprende Salvaggio – e che presto si sarebbe ripreso. Alcuni giorni fa gli ho mandato un messaggio: “Forza prof, si faccia coraggio“. Mi ha risposto: “Va un po’ meglio, mi riprenderò“". L’ultimo contatto, l’avrebbe avuto proprio poche ore prima di morire. Un altro messaggio a una collega: "Non chiamatemi, per cortesia, fatico a rispondervi al telefono". Ieri mattina il ritrovamento di 118 e carabinieri, l’uomo era morto a letto.

"Apriremo un fascicolo, faremo tutti gli accertamenti necessari – spiega il procuratore capo, Giuseppe Amato –, ma non c’è nessun allarmismo e nessun indagato al momento. Accerteremo quali sono le cause, poi ne trarremo le conseguenze. Le vaccinazioni se ci sono vanno fatte, anzi dovrebbero essere fatte a tutti".

Covid, bollettino di oggi 14 marzo 2021. Dati contagi Covid nelle regioni