Prof morto dopo il vaccino, l’autopsia: un infarto

Un problema cardiaco improvviso: sembrerebbe questa la causa della morte di Sandro Tognatti, il professore di clarinetto 57enne deceduto domenica a diciassette ore dalla prima dose del vaccino AstraZeneca. Durante l’autopsia, secondo le prime informazioni, non sarebbe emerso nessun segno che permetta di collegare la morte alla vaccinazione.

Ma la Procura di Biella, per il momento, frena. "Dall’autopsia – spiega in una nota – non è pervenuta ancora alcuna risposta ufficiale, né ufficiosa, al quesito formulato (ovvero se ci sia una correlazione tra il decesso e il vaccino AstraZeneca, ndr). La complessità dell’incarico conferito, unitamente al necessario espletamento di accertamenti specialistici che richiedono il coinvolgimento di ulteriori consulenti tecnici , richiedono particolari tempistiche, tecniche e procedimentali, che devono essere imprescindibilmente rispettate, al fine di ottenere riscontri oggettivi e incontrovertibili".

Una linea prudenziale confermata anche dal medico legale Roberto Testi: "Bisogna aspettare l’esito degli esami istologici e degli esami di laboratorio sul sangue. Non c’è nulla di certo".

Nel frattempo, i carabinieri del Nas, Nucleo antisofisticazione, hanno sequestrato nelle ultime 48 ore, 737 dosi di vaccino anti Covid AstraZeneca riferite al lotto ABV5811 e conservato nei centri vaccinali delle province di Bari e Barletta-Andria-Trani. Il sequestro è stato disposto dalla procura di Biella.

In paese si ricorda Sandro Tognatti come un uomo nel pieno delle forze, mai ammalato. La sua famiglia è stata vaccinata, senza alcuna conseguenza. La moglie Simona Riussi, insegnante di musica alle scuole medie di Cossato, ha ricevuto il vaccino lo stesso giorno del marito, sabato scorso.