Venerdì 19 Aprile 2024

"Procurava le ragazzine a Epstein": arrestata

Pedofilia, Ghislaine Maxwell era anche la compagna del finanziere, morto misteriosamente in una cella di massima sicurezza.

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di Giampaolo Pioli

Alle 8,30 del mattino gli agenti dell’Fbi hanno bussato alla porta della villa di Bedford in New Hampshire dove viveva da qualche mese. Ghislaine Maxwell, 58 anni, la compagna, amante e probabilmente anche procacciatrice di ragazze minorenni per Jeffery Epstein, il finanziere trovato impiccato nella sua cella in carcere nell’agosto scorso, in attesa di processo per favoreggiamento della prostituzione minorile e abusi su minori, non ha opposto la minima resistenza. Se lo aspettava. È rimasta sempre fuori dai radar e lontano dai media dopo la morte di Epstein, ma non è mai fuggita. Non si è mai nascosta. Contro di lei, ricca ereditiera della fortuna editoriale del padre Robert, morto in circostanze strane nel 1991 a bordo di una barca nei Caraibi, la procura di New York ha preparato sei capi di accusa, tutti legati alla complicità e amicizia con Epstein. Tutti connessi agli abusi sessuali e al favoreggiamento e a un giro internazionale di prostituzione minorile e schiave del sesso per ricchi e famosi, che ha toccato anche le frequentazioni del principe inglese Andrew e di Bill Clinton, spesso ospiti del finanziere a Manhattan.

Con la strana e mai chiarita morte di Epstein avvenuta in cella a New York e archiviata come suicidio, l’indagine sulla sua attività di predatore sessuale e sui suoi eventuali complici non si è fermata. L’arresto di Ghislaine, diventata ormai l’unica depositaria dei segreti del suo amante perverso, lo dimostra.

La Maxwell si è sempre dichiarata estranea ai traffici sessuali, nonostante siano le stesse vittime ad accusarla direttamente. La donna sa molte cose che non ha mai rivelato. Il coinvolgimento dell’Fbi nelle indagini prova non solo l’internazionalità del caso, destinato a diventare il giallo dell’estate in Usa.

Il principe Andrew, duca di York, buon amico di Ghislaine, avrebbe detto di non essere mai stato sentito come testimone sul caso Epstein, nemmeno dopo le foto che lo ritraevano più volte con le giovani ragazze che frequentavano la casa di Manhattan del finanziere, amico per lungo tempo anche di Donald Trump e suo vicino di casa a Mar-a-Lago. Le imputazioni contro la Maxwell risalgono a episodi del 1994 e del 1997 e ci sarebbe anche il coinvolgimento di una ragazzina di 14 anni.

Jeffrey Epstein in un processo in Florida nel 2008 venne condannato e ammise di aver istigato una minorenne alla prostituzione. Patteggiò 13 mesi di carcere, ma il magistrato Alexander Acosta gli permetteva di uscire ogni giorno per andare nel suo ufficio. Quell’ex magistrato, diventato ministro del Lavoro di Donald Trump, fu costretto a dimettersi nel 2019 per aver emesso una sentenza troppo mite nei suoi confronti. Adesso la Maxwell per proteggersi dal Coronavirus, dovrà apparire in video e ascoltare i capi d’imputazione, mentre viene tenuta in una località segreta e guardata a vista per evitare che possa suicidarsi come il suo ex amante, ma anche per proteggerla da chi potrebbe non gradire la sua gola profonda, destinata a far tremare la New York dei miliardari e dei vip che Epstein poteva ricattare con foto e video.