Maxi inchieste, zero assistenti. La Procura a Cremona si affida allo spirito di servizio

Pur sotto organico ha scoperto Calciopoli e terroristi di Gabriele Moroni

Tribunale

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Cremona, 24 gennaio 2015 - «È capitato che mi facessi le fotocopie da solo. È normale che usi il mio scanner. Non ho nessuno a cui dettare una lettera, me la devo scrivere io. Le carte dell’inchiesta sul Calcioscommesse occupano ottanta Il procuratore Roberto di Martinofaldoni. Non so come faremo quando arriveranno cento o duecento difensori a chiedere le copie. La cosa più logica sarebbe digitalizzare gli atti, ma non ho nessuno che lo faccia». Il procuratore di Cremona, Roberto di Martino, magistrato in trincea nelle inchieste sul terrorismo e l’integralismo islamico, mescola amarezza e rabbia.

I suoi uffici sono sotto i riflettori da quando, nel giugno del 2011, deflagrò l’inchiesta sulle presunte combine nel calcio. Un lungo, tenace lavoro investigativo, circa 230 indagati e per ognuno un mare cartaceo. Ma nella Procura cremonese, cronicamente e sempre più drammaticamente, manca il personale amministrativo.

«Dopo - dice di Martino - l’incorporazione della Procura di Crema, lo scorso settembre, siamo sei magistrati, io e cinque sostituti. Ne manca ancora uno. La situazione tragica è quella del personale amministrativo. La pianta organica prevede 32 unità. Attualmente sono 24. Quattro hanno avuto il trasferimento, rimarranno in 20. Ci sono almeno una trentina di persone di altre amministrazioni che da anni fanno domanda per venire alla Procura di Cremona. Mi sarei aspettato che il ministero cogliesse l’occasione per riempire le caselle vuote. Niente».

E adesso cosa può succedere? «Fra poco ci ritroveremo con 12 persone in meno. Io avrò mezzo assistente, nel senso che lo condividerò con un altro magistrato. Sono quasi senza commessi. Sulla carta ho 5 autisti. Uno è morto, un altro è andato in pensione, due esistono sulla carta. Quando l’unico rimasto si è dovuto operare, sono rimasto senza autista per un mese e ho dovuto farmi aiutare dal tribunale. Senza contare altre carenze, anche grottesche».

Quali? «Per dare la scrivania a un nuovo magistrato l’ho tolta a un direttore amministrativo, per una sedia in più l’ho tolta dal mio ufficio. Con un magistrato e un po’ di personale in più avrei chiuso l’inchiesta sul calcioscommesse da due anni. Invece sono stato costretto a fare tutto da solo, le richieste di arresto, i provvedimenti del pubblico ministero. E di processi grossi a Cremona non c’è solo quello del calcio. Siamo con l’acqua alla gola. Saremo costretti a chiudere gli uffici per parte della giornata in modo da consentire l’avvicendamento del personale. Questa è una Procura abbandonata».

Non va meglio in tribunale. Per il ministero della Giustizia i posti vacanti sono soltanto due, un assistente giudiziario e un direttore amministrativo. La realta è molto diversa. Sono 28 i giudici effettivi, di cui 10 togati e 8 onorari. Per il personale su 54 posti previsti in organico gli effettivi sono solo 45, fra cui 8 commessi e 4 autisti. In altri termini, lavorano negli uffici 33 amministrativi. Potrebbero presto ridursi di ben 14 unità, per la maggior parte personale di Crema che ha ottenuto il traferimento a Lodi e in altre sedi come Roma, Latina, Fermo e Napoli.

gabriele.moroni@ilgiorno.net