Processo Ruby ter, in aula c'è Karima El Mahroug: "Mai fatto sesso con Berlusconi"

L'ex danzatrice del ventre rischia una condanna di 5 anni. L'avvocato Boccardi chiede l'assoluzione: "Ad Arcore serate non certo puritane, ma Karima ha sempre escluso rapporti sessuali con Berlusconi"

Processo Ruby ter: in aula arriva la protagonista principale della vicenda, Karima El Mahroug, la ex Ruby Rubacuori, danzatrice del ventre che ha partecipato alle serate organizzate nella villa di Silvio Berlusconi ad Arcore nell'epoca del cosiddetto Bunga Bunga. La ragazza marocchina, che l'1 novembre compirà 30 anni, è comparsa questa mattina, mercoledì 5 ottobre, nel bunker di via Uccelli di Nemi, dove si sta celebrando il processo milanese a carico, fra gli altri, dell'ex presidente del consiglio Silvio Berlusconi e della stessa Karima. 

La giovane, che oggi abita a Genova con il compagno e la figlia, ha deciso di assistere all'intervento dei suoi difensori. Karima è tra i 28 imputati del processo con l'accusa di falsa testimonianza e corruzione in atti giudiziari. Per l'ex ballerina, assistita dagli avvocati Jacopo Pensa e Paola Boccardi, la procura ha chiesto una condanna a 5 anni di carcere e una confisca da 5 milioni di euro. La giovane non ha rilasciato dichiarazioni quando è entrata in aula e non ha intenzione di rilasciare dichiarazioni spontanee. Ha parlato, invece, all'uscita dall'aula bunker. 

Le dichiarazioni di Karima

"Per me è stata una giornata veramente emozionante - ha detto Karima, attorniata dai giornalisti - è la prima volta che mi sento veramente difesa. Non mi sono mai sentita difesa neanche ai tempi quando ero una vittima. Questa giornata per me è stata veramente importante", ha detto Karima rifiutandosi di rispondere alle domande sui suoi rapporti con Berlusconi: "Non voglio dire altro, è stato detto anche fin troppo. Ho sempre avuto paura di essere strumentalizzata". La giovane marocchina ha auspicato che si possa chiudere presto un capitolo della sua vita. "L'augurio che mi faccio è che questa vicenda si chiuda il prima possibile - ha detto - perché è stato un grande incubo. Spero di riavere indietro la mia vita e di poterla vivere serenamente".

L'intervento della difesa

A parlare, invece, è stato il suo avvocato, Paola Boccardi, al fianco della quale Karima El Mahroug ha preso posto. "Oggi processiamo Karima che è una donna profondamente diversa da quella descritta nel procedimento, da quella ragazzina che entrava e scappava da 16 comunità per minori". Così il legale ha iniziato l'arringa difensiva per chiedere l'assoluzione della sua assistita La giovane marocchina, che "il mese prossimo compirà 30 anni", si porta dietro, però, ha aggiunto Boccardi, "un marchio inciso sulla pelle, indelebile, è stata marchiata come prostituta minorenne, abbiamo una sentenza che dà questo marchio, che è più forte della Lettera Scarlatta, ma questo marchio - ha proseguito il difensore - confligge con alcuni elementi".

E ha citato, in particolare, un'intercettazione che, a detta del difensore, ha avuto un'interpretazione errata. Boccardi ha ricordato che "Karima si era inventata un nome e un personaggio e da questo avatar non si è mai più distaccata purtroppo" ma, ha spiegato ancora, "vive a Genova e ha sempre vissuto lì dal 2010, non ha mai vissuto in Messico, non ha mai avuto in affitto appartamenti lussuosi o auto lussuose, vive con la sua bambina a Genova che frequenta una normale scuola pubblica".

"Mai sesso con Berlusconi"

L'avvocato, poi, ha decisamente negato l'ipotesi accusatoria riguardante rapporti intimi fra l'allora Ruby e Silvio Berlusconi. "Karima non ha mai modificato le proprie dichiarazioni, anche se il pm ci dice che ha cambiato versione, Karima ha sempre detto che non ha mai compiuto atti sessuali con Berlusconi e questo è un aspetto abbastanza importante - ha spiegato l'avvocato, che nella sua arringa sta provando a smontare le accuse di corruzione in atti giudiziari e falsa testimonianza, perché, nell'ipotesi dell'accusa, la giovane avrebbe mentito sulle serate ad Arcore incassando fino a 5 milioni di euro. Se poi la Procura "eleva una contestazione per prostituzione minorile", quella a carico di Silvio Berlusconi nel primo processo (assolto), "vuol dire che non le ha creduto e allora perché non ha trasmesso quelle dichiarazioni come false alla Procura minorile?".

E quindi anche in questo procedimento, ha aggiunto il difensore, la posizione di Karima doveva essere quella di "indagata di reato connesso". Il legale ha anche ripercorso i verbali resi da Ruby davanti ai pm nel 2010 spiegando che lei ha certamente descritto "serate non certo puritane, spogliarelli, burlesque, ma ha anche dichiarato che non ha mai visto né le sono stati proposti atti sessuali ad Arcore". 

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