Giovedì 18 Aprile 2024

Caso Annibali, Lucia in aula: “Sconti di pena? Ora voglio rispetto”

Processo d'Appello, secondo la sorella di Varani “vent’anni di carcere erano ingiusti”

Lucia Annibali in aula

Lucia Annibali in aula

Pesaro, 22 gennaio 2015 - Lucia Annibali si sta arrabbiando. Non sopporta più che le chiedano se ritiene giusto uno sconto di pena in merito ai vent’anni di reclusione inflitti all’ex compagno Luca Varani in primo grado.

Oggi pomeriggio, durante una pausa del processo d’Appello in corso ad Ancona per vedere confermare o meno la condanna ventennale a Luca Varani per esser stato il mandante dell’acido oltre che per aver tentato di ammazzarla col gas e per degli episodi di stalking, Lucia ha voluto rispondere alle affermazioni della sorella di Luca Varani, Francesca. La quale, stamane, aveva affermato che 20 anni erano “ingiusti” perché il fratello non aveva cercato di ammazzare Lucia ed era una pena ingiusta anche rispetto a tanti altri casi di aggressioni con l’acido o di omicidio, con delle condanne inferiori a 20 anni. Al che Lucia ha risposto che “non spetta a noi commentare le sentenze ma per me essere qui significa riaprire una ferita ancora più profonda di quella aperta col processo di primo grado. Vorrei rispetto per me e la mia famiglia”.

Poi Annibali aggiunge, a proposito del fatto di ritrovarsi nella stessa piccola stanza con Luca Varani: “Mi sono un po’ stufata di ritrovarmelo accanto”. In questo momento, sta parlando l’avvocato di Lucia, il legale Francesco Coli