Prezzo del gas naturale alle stelle, giù il petrolio

Il prezzo del gas naturale sfiora il massimo storico in Europa: le quotazioni ad Amsterdam sono salite del +7,3%, a 146,9 euro al MWh, col crescere della domanda col freddo e per il contesto geopolitico che condiziona le forniture dai gasdotti da Russia e Ucraina. A preoccupare, in particolare, la diminuzione dei livelli di consegna attraverso il gasdotto Yamal-Europe.

Di contro, il timore per la variante Omicron che ieri ha fatto affondare le Borse, ha abbassato anche il prezzo del petrolio, arrivato a perdere fino al 5% in un’unica seduta. Ma, ovviamente, l’allarme rimane alto e i prezzi alla pompa tutto fanno tranne che diminuire, anche di poco. Federmetano parla di "prezzi mai visti per il gas in 70 anni di storia" e chiede un abbattimento dell’Iva al 5%, mentre Assopetroli e Assoenergia sollevano la questione di un ‘crunch’ della distribuzione per i carburanti extrarete.

Per le due organizzazioni, infatti, nell’ultima settimana si sarebbe verificato una contrazione "significativa" della disponibilità di prodotto in Extrarete, "acuitasi in questi giorni prefestivi": un fenomeno diffuso su tutto il territorio nazionale.

Una scarsità che rischia di penalizzare interi comparti produttivi, industriali e agricoli "e mette a rischio la continuità delle forniture alla pubblica amministrazione e ai servizi di pubblica utilità".

Un calo che , avvertono, le imprese della distribuzione potrebbero arginare unicamente ricorrendo a un razionamento dei carburanti.

Una iniziativa che, però, certo non risolverebbe il problema e non eliminerebbe il rischio per alcuni compatti produttivi "di rimanere a corto di carburante a tempo indeterminato".