Mercoledì 24 Aprile 2024

"Quel parroco sbaglia. Aiutiamo gli ultimi"

Monsignor Giuseppe Casale: "Quello di don Mariani è un atteggiamento folle, fuori da una visione del mondo non solo evangelica, ma anche umana"

Monsignor Giuseppe Casale

Monsignor Giuseppe Casale

Foggia, 30 novembre 2017 - "Quello del prete della Barbagia è un atteggiamento folle, fuori da una visione del mondo non solo evangelica, ma anche umana. È espressione di una Chiesa chiusa nella paura, che, invece di accogliere come ci chiede Gesù, continua a fare muro contro i più deboli". Alza la voce monsignor Giuseppe Casale, vescovo emerito di Foggia, per stigmatizzare, senza se e senza ma, il durissimo editoriale di don Francesco Mariani.

Certi affondi a mezzo stampa uno non se li aspetta da un parroco…

"Come cristiani, chierici e laici, dobbiamo smetterla di serrarci nel nostro egoismo. Basta leggere il Vangelo per capire che Dio ci manda queste persone così fragili, penso in primis agli immigrati che sbarcano in Italia, come dei doni".

Partiamo dai migranti: don Mariani lamenta che questi, nonostante i 35 euro a testa, spesi dallo Stato per prendersi cura di loro, alla fine ce li troviamo a chiedere l’elemosina in mezzo alla strada.

"Non si può generalizzare, così diamo credito ai luoghi comuni, intrisi di paura, sono spazi di morte. Pensiamo e raccontiamo casi concreti di integrazione. Per esempio, ogni domenica, qui a Vallo di Lucania dove mi trovo, viene a messa da me un gruppo di africani. Sono giovani che hanno voglia di inserirsi nella società".

Che cosa risponde a chi dice che in Italia non c’è posto per tutti?

"Questo non è vero, lo spazio non manca, tuttavia bisogna offrire a chi arriva nel nostro Paese la reale possibilità di integrarsi. Perché non alloggiamo i profughi nelle case coloniche sfitte del Meridione? Dobbiamo capire che l’immigrazione è una grande occasione per l’Europa di svecchiarsi e uscire dalle sue chiusure che la stanno uccidendo per inedia".

Don Mariani se la prende poi con i rom che nella sua diocesi hanno trasformato il campo di accoglienza "in una discarica" e non fanno altro che bivaccare sui sagrati delle chiese. Non trova che siano in tanti a pensarla come lui?

"I nomadi sono un’etnia che va capita e aiutata nello sviluppo della loro cultura all’insegna della mobilità. A Foggia ne ho incontrati tanti e mi sono convinto che vadano inseriti gradualmente. Possono integrarsi, l’importante è non limitarsi a piazzarli dentro delle abitazioni dove non si trovano a loro agio".

Accoglienza, integrazione, Chiesa ospedale da campo: il dizionario di papa Francesco rischia di restare lettera morta?

"Ogni giorno lui insiste su questi concetti che sanno di Vangelo, da ultimo penso al suo messaggio per la giornata della pace 2018. Chi non legge e non vive queste cose è fuori dalla storia, resterà ai margini".