Scuole e trasporti, prefetti in campo. L’ira dei governatori: non potete scavalcarci

Palazzo Chigi si affida ai suoi funzionari: "Faranno da coordinatori per organizzare la ripartenza delle lezioni in sicurezza". Sul tavolo anche le corse dei bus. Conte vorrebbe far tornare in classe i ragazzi delle superiori dal 14 dicembre: sarebbe un bel segnale

Scuola, la protesta degli studenti contro la Dad (Ansa)

Scuola, la protesta degli studenti contro la Dad (Ansa)

Arrivano i prefetti. Per coordinare, nei rispettivi territori, l’organizzazione del sistema del trasporto legato all’attività scolastica in vista di una riapertura a regime del 100% delle scuole superiori – considerata la sostanziale inazione di questi mesi nel settore del trasporto pubblico locale – il nuovo dpcm affida ai rappresentati del governo sul territorio un ruolo cruciale di coordinamento e moral suasion. Per spingere gli enti locali ad agire, pur nella carenza di risorse specifiche, nel nuovo dpcm il governo delegherà ai prefetti il compito di coordinare le conferenze permanenti dei servizi per organizzare la ripartenza delle scuole superiori e quindi anche il trasporto pubblico locale e il trasporto scolastico. Ancora non si è deciso se si darà vita a un tavolo regionale con tutti i prefetti o a singoli tavoli provinciali.

Nuovo Dpcm Natale, Speranza: "Vaccino gratis per tutti e divieto spostamenti"

Spostamenti tra Comuni, stretta per Natale e Capodanno

Politicamente è una scelta tanto delicata quanto importante e alcuni governatori sono preoccupati. "Non credo che servano i prefetti per risolvere il problema dei trasporti per gli studenti quando riapriranno le scuole – ha detto il presidente del Veneto Luca Zaia –. Per i trasporti c’è al programmazione della Regione, che è competente su questa materia. I prefetti hanno ben altro da fare, con tutto il rispetto questa è una competenza regionale, non capisco come si possa commissariare le Regioni, alla faccia dell’autonomia".

image

Il bollettino dei contagi da Coronavirus in Italia del 2 dicembre

Il Governo sa bene che la materia del trasporto pubblico locale è di competenza delle Regioni e ieri dal Viminale si gettava acqua sul fuoco. "Non c’è alcun commissariamento delle Regioni, comprendiamo la preoccupazione del governatore Zaia, ma non accadrà. I prefetti faranno da coordinatori, ma la competenza sui trasporti locali resta alle Regioni e l’ordinanza che li riorganizza sarà di competenza regionale". Da notare che i prefetti hanno già il compito, assieme ai sindaci che poi firmano le ordinanze, di valutare nei comitati provinciali per l’ordine e la sicurezza, l’eventuale chiusura al pubblico di strade e piazze.

Sul tema scuola, il cantiere del dpcm è ben aperto. Il premier Giuseppe Conte ha sondato i capigruppo di maggioranza, nel corso della riunione di maggioranza, circa l’eventualità di "far tornare in classe dal 14 dicembre i ragazzi delle superiori", "con riunioni preparatorie dal 9 dicembre per garantire il rientro a scuola in massima sicurezza". Il presidente del Consiglio avrebbe precisato che l’ipotesi deve essere ancora sottoposta al vaglio del Cts: si tratterebbe di porre fine alla didattica a distanza nelle aree gialle dalla metà del mese. Rimandare gli studenti sui banchi dal 14 dicembre, ha osservato il premier aprendo la discussione sul capitolo scuola, "sarebbe un bel segnale per i ragazzi". Le reazioni sono state contrastanti: Iv avrebbe confermato la sua posizione favorevole ma altri partiti si sarebbero espressi contro.

Non è un mistero che la ministra Azzolina voglia riportare in classe gli studenti, per quanto in modo graduale, nonostante la Commissione Ue sia dell’idea opposta e inviti addirittura ad allungare di una settimana le vacanze di fine anno. "Ci pensino bene e valutino con attenzione", è l’invito al governo del presidente dell’Associazione Nazionale Presidi, Antonello Giannelli. "Capisco l’operazione simbolica – aggiunge – ma mi chiedo cosa possa accedere nei grandi centri dove i trasporti non sono pronti".

Hai già un abbonamento?
Questo articolo è riservato agli abbonati

Accedi senza limiti a tutti i contenuti di iltelegrafolivorno.it e dei siti collegati.Naviga senza pubblicità!

ABBONAMENTO SETTIMANALE

2,30 € 0,79 € a settimanaper le prime 24 settimane. Addebito ogni 28 giorni.
Nessun vincolo di durata. Disdici quando vuoi
mese
anno