
Si sono concluse le operazioni di recupero di Bernardino Romano, 66 anni, l’escursionista precipitato sul sentiero del centenario del Gran Sasso, il cui corpo era stato individuato due giorni fa dai tecnici della stazione aquilana del Corpo nazionale soccorso alpino e speleologico. Le operazioni di recupero sono state rese complicate dal fondo estremamente friabile. La vittima, docente universitario all’Aquila e membro della comunità scientifica del Wwf, al momento dell’incidente si trovava da solo. L’allarme era stato lanciato dalla moglie.
"Una perdita enorme. Bernardino era un amante sincero della natura. In montagna andava spesso da solo, non trovava facilmente compagni in grado di stare al suo passo, ma aveva anche un rapporto particolare, intimo con quegli ambienti che lo attiravano in modo irresistibile", ha dichiarato il presidente del Wwf Italia, Luciano Di Tizio. Con la morte di Romano sul versante teramano del Gran Sasso, si allunga il tragico bilancio dei morti sul massicio abruzzese nel 2023: sono cinque le persone decedute in incidenti in quota, di cui tre nello scorso maggio, questi ultimi considerati escursionisti esperti.