Martedì 23 Aprile 2024

Povero Colombo, abbattuto come Saddam

Il monumento del navigatore italiano che scoprì l’America gettato in mare dalla folla a Baltimora. Altri casi a Miami e Boston.

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Alla fine non hanno risparmiato nemmeno lui, Cristoforo Colombo e la statua eretta in suo onore. Rimossa e gettata in mare a Baltimora, sulla costa est degli Stati Uniti. L’ultimo monumento in ordine di tempo entrato nel mirino dell’ondata di manifestazioni anti razziste propagatesi dopo la morte di George Floyd, afroamericano rimasto ucciso a Minneapolis lo scorso maggio dalla polizia mentre era in stato di arresto, è quello dedicato alla memoria dell’esploratore italiano che scoprì l’America.

Proprio mentre il presidente Donald Trump celebrava il giorno dell’Indipendenza alla Casa Bianca e si scagliava contro le proteste divampate in tutto il Paese, un gruppo di vandali è entrato in azione nella notte. Nei video diffusi sul web si vedono i manifestanti (che chiedevano la rimozione di tutte le statue dedicate a Colombo nel Paese) tirare giù con delle corde il monumento dedicato all’esploratore italiano indicato come responsabile per il genocidio e lo sfruttamento delle popolazioni native nelle Americhe.

In particolare, Colombo viene accusato per le violenze perpetrate ai danni delle popolazioni indigene incontrate durante le esplorazioni negli ultimi anni del 1400, in particolare quella dei Taìno a Hispaniola, l’isola dove oggi ci sono Haiti e la Repubblica Dominicana.

Una protesta forte, che ha toccato anche altre città degli Stati Uniti: altre statue di Colombo sono infatti state rovesciate o vandalizzate nelle scorse settimane a Miami, Richmond, St. Paul e Boston, dove il simulacro è stato non solo abbattuto ma anche decapitato. A Baltimora, invece, immagini diffuse su Twitter mostrano la statua del navigatore italiano (a cui è stato dedicato anche un giorno di festa nazionale: il Columbus day) rimossa con delle funi nei pressi della Little Italy della città e trasportata nel vicino porto di notte. Le immagini hanno fatto il giro del mondo e riportano alla memoria il Saddam Hussein di 17 anni fa abbattuto a Bagdad. Quella statua tirata giù dalla folla in piazza Firdos durante la guerra in Iraq del 2003, rappresentò il simbolo della libertà irachena dopo decenni di sangue e dittatura feroce. E l’immagine di Colombo trattato come Saddam, oggi di certo fa una certa impressione. Come l’allargarsi del fenomeno delle statue vandalizzate perché razziste, anche ad altri Paesi: come la Francia, la Gran Bretagna e anche l’Italia con il caso Montanelli, a Milano.

Ma è negli Stati Uniti che continuano a esplodere le tensioni più forti. Il presidente Usa Donald Trump ha difeso Colombo. "Proteggeremo e preserveremo lo stile di vita americano iniziato nel 1492 con la scoperta dell’America da parte di Cristoforo Colombo e insieme combatteremo per il sogno americano", ha dichiarato durante le celebrazioni per il 4 luglio. "Non permetteremo alla folla arrabbiata di buttare giù le nostre statue, cancellare la nostra storia, indottrinare i nostri bambini e calpestare le nostre libertà. Proteggeremo i nostri valori, le nostre tradizioni, i nostri costumi", ha poi tuonato il tycoon.

red. est.