Pornostar sparita, il giallo del corpo fatto a pezzi

L’attrice hard Charlotte Angie da due mesi è irrintracciabile. I suoi tatuaggi combaciano con quelli trovati sul cadavere martoriato

di Beatrice Raspa

Di lei non c’è traccia da un paio di mesi. Non solo è sparita dai social, ma anche dalla vita reale, tanto che già lo scorso febbraio i suoi fan si domandavano dove fosse finita. Si tratta di Charlotte Angie, giovane pornostar italiana di casa nel Milanese, un ‘astro nascente’ dell’hard, amatoriale e professionale, la definiscono gli amanti del genere. Ora si scopre che le caratteristiche di questa donna che non raggiunge i 30 anni di età, una ex commessa che si sarebbe data al porno per passione e per soldi, coincidono in modo sorprendente al profilo della vittima senza volto – e tuttora senza nome – trovata domenica scorso a pezzi in quattro sacchi della spazzatura gettati in una scarpata a Paline di Borno, al confine tra la Valcamonica e la Val Di Scalve, tra Brescia e Bergamo.

Davvero il caso della donna smembrata in 15 brandelli con precisione e accanimento chirurgico, sfregiata con il fuoco, poi forse conservata in una cella frigorifera per un periodo indefinito e infine abbandonata tra quei monti sperduti può essere a una svolta? Procura e carabinieri da qualche ora sono chiusi nel riserbo assoluto. Segno che, forse, la pista imboccata è promettente. Nessuno si sbilancia sull’identità della donna misteriosa – per avere conferma dei sospetti serve la comparazione del Dna – ma quel che è certo è che la diva a luci rosse è effettivamente sparita. E chi indaga la sta cercando. In concomitanza con la segnalazione lanciata in rete l’altro ieri dal giornale on line Brescianews.it, che ha ricevuto un input da qualcuno che avrebbe riscontrato forti somiglianze tra la pornoattrice e la descrizione della donna smembrata, nei forum dei frequentatori dei video hard sono rimbalzati commenti in forte ansia per la sorte della loro beniamina, attiva sullo scenario lombardo ma anche internazionale. C’è chi dice di avere chiamato le forze dell’ordine per confermare che, purtroppo, l’identikit collima: altezza circa 1,60 per 50-55 chili di peso, carnagione chiara, capelli scuri e unghie laccate di violetto. "Uno dei suoi colori preferiti".

Per non dire dei tatuaggi. Sono undici le scritte, o parti di scritte, perché alcune sembrano essere state cancellate, recuperate sui brandelli in sede di autopsia. ‘Step by step’ sulla caviglia destra, ‘wanderlust’ sulla clavicola sinistra, ‘elegance is the’ – e il resto della frase è illeggibile – sulla schiena, lato destro. ‘Be brave’ sul gomito sinistro. ‘Fly’ sul polso destro’. ‘V’ rovesciata sulla coscia destra e ‘VV rovesciate’ sulla coscia sinistra. ‘Te’ – parte di una scritta monca – sul dorso della mano sinistra, e ancora, piccole tracce tatuate sulle dita della mano destra, un accenno di disegno sul gomito sinistro, oltre a un ampio decoro leopardato sul gluteo destro. Corrispondono quasi tutti.