Pordenone, fidanzati uccisi: svolta nelle indagini. Arrestato militare

Giosuè Ruotolo è accusato del duplice omicidio. Con lui finisce in manette la fidanzata Maria Rosaria Patrone, accusata di favoreggiamento

Le vittime, Teresa Costanza e Trifone Ragone

Le vittime, Teresa Costanza e Trifone Ragone

Roma, 7 marzo 2016 - Un anno fa i due fidanzati Trifone Ragone e Teresa Costanza venivano brutalmente uccisi a Pordenone mentre erano assieme in auto, trucidati con sei colpi di pistola sparati a bruciapelo. Oggi, a dieci giorni dal primo anniversario della loro morte, arriva una svolta nelle indagini: nel tardo pomeriggio i carabinieri hanno arrestato il commilitone ed ex coinquilino di Trifone, Giosuè Ruotolo, 26enne di Somma Vesuviana, accusato del duplice omicidio. Con lui finisce in manette anche la fidanzata, Maria Rosaria Patrone, di 24 anni, originaria dello stesso paese, accusata di favoreggiamento per aver aiutato il fidanzato a eludere le investigazioni. Secondo gli investigatori il movente del delitto sarebbero i dissapori che da tempo prima dell'omicidio intercorrevano tra Trifone e Giosuè, culminati, alcuni mesi prima della tragica notte, in un'accesa discussione in cui i due sarebbero perfino venuti alle mani. La circostanza è stata però smentita dall'interessato che ha sempre assicurato come il rapporto con il commilitone fosse corretto e normale. 

Non avrebbe avuto reazioni Ruotolo, quando è stato arrestato nel pomeriggio al termine del normale turno di lavoro all'interno della caserma Mittica della Brigata Ariete, a Pordenone, dove presta servizio. Quando i Carabinieri si sono presentati nella struttura per notificargli l'ordinanza del gip Alberto Rossi (su richiesta dei pm Matteo Campagnano e Pier Umberto Vallerin), secondo i racconti l'uomo avrebbe raccolti i propri indumenti per poi farsi accompagnare nel carcere di Belluno. Domani mattina riceverà  la visita dell'avvocato difensore, Roberto Rigoni Stern. Che si è detto "particolarmente sorpreso" dal provvedimento, che giunge dopo oltre sei mesi da quando il proprio assistito è stato iscritto nel Registro degli indagati. Una sorpresa, però, ha aggiunto, che "consentirà finalmente di accedere agli atti", e quindi di elaborare una efficace strategia difensiva. L'avvocato ha ribadito per l'ennesima volta l'estraneità di Ruotolo al duplice omicidio. La ragazza, Maria Rosaria Patrone, è invece agli arresti domiciliari nella propria abitazione di Somma Vesuviana.

Quella tragica sera del 17 marzo 2015 le due vittime sono state colpite nel parcheggio del Palazzetto dello sport di Pordenone. La coppia si trovava nella loro utilitaria poco dopo essere usciti dalla palestra che Trifone frequentava. Teresa era andata a prenderlo. Per circa sei mesi le indagini non avevano consentito di raccogliere elementi significativi nonostante gli inquirenti avessero sentito oltre ottocento persone. Ora sembra arrivata la svolta decisiva.