Ponte Morandi Genova, la bozza del decreto per la ricostruzione. Cosa prevede

Superpoteri al commissario, 500 assunzioni. "Un mese ad Autostrade per i soldi"

Il ponte Morandi crollato a Genova (Newpress)

Il ponte Morandi crollato a Genova (Newpress)

Roma, 20 settembre 2018 - Un commissario con super poteri, 500 assunzioni per gli enti locali in due anni e il conto per la ricostruzione del ponte Morandi a carico di Autostrade. E' quanto contenuto nella bozza del decreto Genova, per la ricostruzione del viadotto crollato il 14 agosto. In cui si aggiunge anche che Autostrade dovrà mettere a disposizione le somme per ricostruire il ponte entro 30 giorni dalla richiesta del Commissario. 

POTERI DEL COMMISSARIO - Il Commissario straordinario per Genova, stabilisce la bozza del decreto, opererà "in deroga ad ogni disposizione di legge, fatto salvo il rispetto dei vincoli non derogabili derivanti dall' appartenenza all'Unione europea". Pieni poteri "per la demolizione, per la rimozione e lo smaltimento delle relative macerie, nonché per la progettazione, l'affidamento e la ricostruzione dell'infrastruttura e il ripristino del connesso sistema viario di collegamento". Si avvarrà di una struttura di supporto "posta alle sue dirette dipendenze, costituita con decreto del presidente del Consiglio dei ministri e composta da un contingente di personale pari a venti unità, dipendenti di pubbliche amministrazioni centrali e territoriali". Potrà inoltre nominare due "sub commissari".

AUTOSTRADE - Quanto all'onere della ricostruzione, la bozza del testo prevede, come annunciato dal governo, la linea dura nei confronti di Autostrade. Nel testo si legge che "in quanto ritenuto responsabile" del crollo, il concessionario è tenuto a far fronte alle spese di ricostruzione dell'infrastruttura e di ripristino del sistema viario di collegamento entro trenta giorni dalla richiesta del commissario straordinario. In caso contrario quest'ultimo individuerà un soggetto pubblico o privato che anticipi le somme necessarie alla integrale realizzazione delle opere. La società, come aveva più volte rimarcato il M5S, non avrà alcun ruolo nella ricostruzione del ponte Morandi, e l'ha ribadito anche il premier Giuseppe Conte dal vertice europeo di Salisburgo: "E' fuori rispetto a questo contesto".

ASSUNZIONI - Nella bozza inoltre sono previste 500 assuzioni in due anni. Per far fronte alle necessità conseguenti a crollo del ponte Morandi - si legge -, la Regione Liguria, la Città metropolitana di Genova, il Comune di Genova, gli enti del settore regionale allargato e le società pubbliche e in controllo pubblico regionali e comunali, possono assumere, complessivamente, con contratti di lavoro a tempo determinato, ulteriori unità di personale con funzioni di protezione civile, polizia locale e di supporto all'emergenza, fino a 250 unità per ciascuno degli anni 2018 e 2019, in deroga ai vincoli di contenimento della spesa di personale previsti dalla normativa vigente.