Il miracolato del ponte Morandi diventa preparatore del Genoa: "Io, grato di essere vivo"

Davide Capello è uscito indenne dalla strage, precipitando dal viadotto con la sua Tiguan e 'atterrando' su dieci metri di macerie. "Era già tutto deciso, aspetto di stare meglio per iniziare. Le ferite più grandi sono quelle nella testa e nel cuore"

Davide Capello, miracolato del ponte Morandi

Davide Capello, miracolato del ponte Morandi

Genova, 1 settembre 2018 - Per tutta Italia è 'il miracolato' di Genova. Uscito indenne - meglio dire senza ferite, fisicamente - dal crollo del ponte Morandi, un volo dal viadotto con la sua Tiguan, che si è 'piantata' su dieci metri di macerie (video). Davide Capello, 33 anni, ex portiere del Cagliari e vigile del fuoco a Savona, è appena entrato nel settore giovanile del Genoa. Sarà il preparatore dei portieri. "Era già tutto programmato prima di questa tragedia - racconta al telefono -. Appena mi riprendo inizio la stagione. Sono ancora in convalescenza. Sì, fisicamente provo ancora dolore, mi sto curando spalle e schiena. Ma la ferita più grande è nella testa e nel cuore, mi faccio aiutare da uno psicologo".

Misura le parole il giovane vigile del fuoco, sentendo tutta la responasabilità di quel che gli è successo. Ma che sintesi si è dato di questa tragedia senza precedenti? "Voglio aspettare che le indagini facciano il loro corso", è prudente. Fulmine, bolla d’aria, attentato: sul crollo si è letto di tutto e capito davvero poco, finora... "Ma finché non verranno accertate le cause non posso neanche dire niente. Sono convinto che la magistratura farà il proprio lavoro e lo farà bene. Rabbia verso qualcuno? Non vorrei neanche esprimermi su questo. Prima di tutto sono grato di essere vivo".