Mercoledì 24 Aprile 2024

Ponte Morandi demolito, il video dell'esplosione

Un muro di acqua e polvere alto fino a 90 metri: l'operazione è andata come previsto

La demolizione del Ponte Morandi di Genova (LaPresse)

La demolizione del Ponte Morandi di Genova (LaPresse)

Genova, 28 giugno 2019 - Il ponte Morandi è stato demolito. Programmata per le nove di stamane l'esplosione delle pile 10 e 11. Si è verificato un ritardo: si temeva che un anziano si fosse barricato in casa. Le forze dell'ordine, arrivate sul posto, hanno sfondato la porta dell'appartamento, non trovando però nessuno all'interno. Rientrato il falso allarme si è proceduto con le operazioni: alle 9.37 il moncone del ponte è esploso

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LA DEMOLIZIONE - Presenti entrambi i vicepremier, Matteo Salvini e Luigi Di Maio, il ministro delle Infrastrutture Danilo Toninelli, invece, era assente. Dopo il suono di tre sirene è stato abbattuto quello che restava del ponte Morandi, dopo il crollo del viadotto avvenuto lo scorso 14 agosto costato la vita a 43 persone. Con un'esplosione controllata sono andate giù le pile 10 e 11, le uniche che erano rimaste ancora in piedi, con la detonazione delle mricocariche di dinamite già testate nelle scorse settimane dai tecnici. Dodici cannoni ad acqua sono stati utilizzati per contenere la nuvola di polvere che si è sprigionata dopo l'esplosione. Per eseguire l'operazione in piena sicurezza, oltre 3.400 residenti nell'area sono stati allontanati dalle loro abitazioni e schierati piu' di 400 uomini delle forze dell'ordine. Le operazioni sono state coordinate dalla Protezione civile. 

Il tonfo è stato fragoroso, la vibrazione potenti ma istantanee. Lo skyline della Valpolcevera cambia per sempre. 

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DUE MALORI - Due persone - temporaneamente ospitate nei centri di accoglienza allestiti a Genova dalla Protezione civile per eseguire in sicurezza le operazioni di demolizione delle pile 10 e 11 - sono state trasportate negli ospedali cittadini. Si tratta di una bambina di 12 anni che ha avuto un malore ed è stata condotta all'ospedale pediatrico Gaslini ed un uomo che aveva dimenticato i farmaci a casa, portato a Villa Scass.

LE ISTITUZIONI - Il sindaco di Genova e commissario Marco Bucci ha confermato: "Le prime informazioni che abbiamo è che è andato tutto bene, in una operazione che - mi hanno riferito gli operatori - non ha eguali, specie perchè in un contesto urbano. Le centraline di monitoraggio delle polveri sono già attive - ha fatto sapere Bucci - avremo un primo check alle 17, un secondo alle 21. In base al secondo decideremo se far rientrare in casa le persone evacuate".

Il governatore della Liguria, Giovanni Toti, presente durante le operazioni, ha commentato su Facebook: "La demolizione del moncone est del Ponte Morandi ha un valore simbolico: vuol dire che un'altra promessa è stata mantenuta, che i tempi verranno rispettati, che finalmente questo skyline che ci ricorda tutti i giorni la tragedia del 14 agosto non ci sarà più e che Genova entra nel suo futuro. #genovanelcuore".

"Ho totale fiducia" ha detto il vicepremier e ministro dell'Interno, Matteo Salvini, dopo l'implosione del troncone est di Ponte Morandi, rispondendo ad un giornalista che chiedeva se c'è fiducia sui tempi di ricostruzione del viadotto crollato. Secondo il cronoprogramma, il nuovo ponte sul torrente Polcevera dovrebbe essere inaugurato nella primavera del 2020.

IMPLOSIONE PERFETTA - I tecnici hanno spiegato: "A distanza di venti minuti le polveri sono sparite. Le condizioni meteo sono ideali. Si può definire un'implosione perfetta. I palazzi non sono praticamente stati intaccati- spiegano- alla perfezione della demolizione deve seguire un'altrettanta perfezione nella misurazione dei parametri. Intorno al ponte tutto si svolge correttamente come viabilità".

 

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