Mercoledì 24 Aprile 2024

Ponte Morandi, Toninelli: "Gli sfollati torneranno a casa per qualche ora"

Il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti: "Ricevute diffida da Aiscat per la pubblicazione degli atti". E ancora: "Nel viadotto ci saranno sensori e l'obbligo del collaudo"

Danilo Toninelli (ImagoE)

Danilo Toninelli (ImagoE)

Roma, 5 settembre 2018 - All'indomani della denuncia fatta alla Camera, Danilo Toninelli torna sulle "pressioni" per non desecretare le concessioni dopo il crollo del ponte Morandi a Genova. "Aiscat ha mandato i documenti al ministero dicendo di non pubblicarli perché l'amministrazione e quindi lo Stato sarebbe stato passibile del reato di aggiotaggio e di condizionare il mercato", ha detto il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti ospite a 'In Onda' su La7. "Abbiamo ricevuto delle diffide a non pubblicare e questo ha creato paura" tra i dirigenti del ministero, "alcuni temevano di finire in mezzo a una strada".

Toninelli ha spiegato di aver chiesto il parere dell'Anac sulla pubblicazione, il quale ha risposto positivamente. "Capisco il nervosismo della vecchia politica, la quale ha permesso la creazione di questa mangiatoria che ha dato ai privati miliardi", ha detto in merito alla bagarre scatenata dall'opposizione che chiedeva di fare i nomi.

Tornando poi alla situazione a Genova, il titolare del dicastero per le Infrastrutture ha aggiunto che "ci sono buone possibilità" che nei prossimi giorni gli sfollati dai palazzi sotto il ponte Morandi "possano rientrare per qualche ora" nelle loro case. Toninelli ha spiegato che saranno messi sensori che consentano un monitoraggio del ponte. "Entro novembre tutti avranno una casa. Stiamo smuovendo tutti i livelli istituzionali", ha assicurato. 

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Inoltre, ha aggiunto, "nel decreto Genova metteremo una norma che è allucinante non sia mai stata fatta: l'obbligo del collaudo".Quindi il concessionario dovrà obbligatoriamente verificare se un ponte o un'opera è stabile. "Se non lo è, lo chiudo", ha detto. "Il lavoro deve essere fatto costantemente", ha spiegato il ministro, sottolineando che dalla politica delle emergenze il governo vuole passare alla politica della prevenzione. Poi ha annunciato che il ministero, con gli enti locali, sta creando una mappatura delle opere che confluirà in una banca dati. "Lo mettiamo come legge dello Stato. Tra poco tempo - ha insistito - se ci sarà un problema il ponte verrà chiuso. Ci dispiace non sia stato fatto finora".

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