Giovedì 18 Aprile 2024

Pollino, Borrelli in visita ai feriti: "I soccorsi hanno funzionato"

Il capo della Protezione Civile: "La tragedia era prevedibile. I cittadini devono essere a conoscenza dei rischi". Il Papa: "Vicinanza ai familiari delle vittime"

Il capo della Protezione Civile, Angelo Borrelli (LaPresse)

Il capo della Protezione Civile, Angelo Borrelli (LaPresse)

Civita (Cosenza), 22 agosto 2018 - "La macchina dei soccorsi ha funzionato", ha detto il capo della Protezione Civile Angelo Borrelli in merito alla tragedia del Pollino in cui sono morte di 10 persone. Ieri Borrelli aveva avvertito: "C'era un'allerta gialla, diramata dalla Protezione Civile, significa che in situazioni di questo tipo si possono avere esondazioni improvvise di corsi d'acqua, rapido innalzamento dei fiumi, smottamenti e frane che possono comportare anche la perdita di vite umane. Questa è stata un'altra tragedia che non doveva esserci - ha precisato -. Dobbiamo fare in modo che da un lato si accresca da parte dei cittadini la conoscenza del rischio e la cultura dell'auto-protezione e che dall'altro si migliori l'organizzazione della macchina statale e regionale della gestione del territorio per evitare che in situazioni di questo tipo ci sia un'esposizione al rischio". Il capo della Protezione Civile che oggi sta effettuando un sopralluogo alle Gole del Raganello insieme con il presidente della Regione Calabria Mario Oliviero. Dopo una perlustrazione della zona in elicottero, Borrelli si fermerà a Civita per incontrare i feriti e i soccorritori del Pollino, la cui comunità sta cercando faticosamente di tornare alla normalità. "Qualcosa di mai visto e immaginato" dicono tutti in paese, sconvolti da una tragedia che ha provocato 10 morti e 11 feriti, tra cui una bambina di nove anni, molto grave.

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Intanto il sindaco di Civita Alessandro Tocci puntualizza: "Mai nessun cittadino o assiociazione hanno segnalato situazioni di pericolo all'interno delle Gole del Raganello"

LE INDAGINI - "Verrà accertato tutto", ha detto il Questore di Cosenza Giovanni Petrocca in merito all'eventualità che ci siano dei responsabili per quanto accaduto. "Non è detto che non ci siano - ha continuato -, non dico delle responsabilità, ma delle previsioni oppure delle regolamentazioni su questo aspetto. Ancora non lo sappiamo, ma verrà accertato tutto. E per quanto riguarda l'accesso alle Gole, quando si verifica una tragedia del genere - ha concluso il Questore - , non dico che i problemi siano stati volutamente causati, però anche per una serie di circostanze, problemi ci possono essere. E questi verranno certamente accertati sia in sede penale che amministrativa". Al momento non ci sono indagati ma la lente del pool coordinato dal procuratore Eugenio Facciolla si concentrerà presto sulle istituzioni responsabili della riserva, a cominciare dall'Ente che la gestisce e i quattro Comuni che ne fanno parte (San Lorenzo Bellizzi, Civita, Cerchiara di Calabria e Francavilla).

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IL PREFETTO: "L'ACCESSO ALLE GOLE CONTINUERÀ" - "Se non ci sono provvedimenti della magistratura, e al momento non mi risulta che ce ne siano, penso che l'accesso di turisti nelle Gole del Raganello continuerà". Così ha risposto il prefetto di Cosenza Paola Galeone ai giornalisti sugli eventuali provvedimenti di interdizione alle visite nell'area del disastro di lunedì. "Al momento - ha concluso il prefetto - ritengo ci siano le stesse condizioni di prima, ma ricordo che le condizioni meteo relative a quella giornata erano state diramate".

LE PAROLE DEL PAPA - Anche Papa Francesco, intervenuto all'Udienza Generale, ha voluto ricordare quanto accaduto tra le Gole del Raganello: "Il mio pensiero va alla tragedia - ha detto -, avvenuta nei giorni scorsi in Calabria nei pressi del torrente Raganello, dove hanno perso la vita escursionisti provenienti da varie Regioni d'Italia. Affido alla bontà misericordiosa di Dio quanti sono drammaticamente scomparsi e esprimo la mia spirituale vicinanza - ha concluso Papa Francesco - ai loro familiari, come anche ai feriti".

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