Giovedì 18 Aprile 2024

Polemiche e politica all’Ariston Egonu schiaccia: sì, l’Italia è razzista

La pallavolista a Salvini: "Il Paese però sta migliorando. Amo l’Italia, orgogliosa della maglia azzurra". Scuse di Coletta (Rai) per la foto del viceministro Bignami strappata da Fedez: "Ci dissociamo dal gesto"

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di Piero Degli Antoni

SANREMO (Imperia)

La musica è finita, i nemici non se ne vanno. Sanremo è diventato la quarta Camera (la terza è quella di Vespa), fino a diventare il baluardo della libertà di espressione. Ma anche Sanremo ha dei limiti, e li ha sottolineati ieri mattina il direttore dell’intrattenimento Stefano Coletta. Si parlava dell’esibizione di Fedez che mercoledì sera, a bordo piscina (sulla nave da crociera), tra un cocktail e l’altro aveva stracciato la foto del viceministro Galeazzo Bignami colpevole, come tutti sappiamo, di aver una volta maldestramente indossato una divisa da hitleriano.

Coletta finora era riuscito a guizzare tra le polemiche come un pesciolino argenteo, ma stavolta Fedez l’ha fatta troppo grossa. "La libertà è sacrosanta per tutte le forme d’arte", ha detto, "ma, anche a nome dei vertici Rai, mi dissocio fortemente dagli attacchi personali soprattutto nella gestualità (tradotto: strappare la foto) perché la gestualità può fare molto male. Il servizio pubblico non può permettere questo. Non è più libertà l’attacco personale, anche perché il viceministro aveva già chiesto scusa più volte."

Amadeus, accanto a lui, immobile, imperscrutabile, una maschera di ferro. In ogni caso, anche per lui, come per il devastatore Blanco, il Thanos di Sanremo, non ci saranno sanzioni: il buon Fedez andrà regolarmente in onda col suo ‘Muschio selvaggio’ su Raidue e stasera si esibirà nella puntata dei duetti (toglietegli ogni foto dal camerino). Amadeus, silenzioso durante la reprimenda, ha tenuto invece a sottolineare il suo ruolo di alfiere della libertà: "Rispetto tutti, anche chi non la pensa come me. Difendo il diritto di parola e di pensiero. Rispetto tutti ma seguo le mie idee. I temi sociali sono importantissimi. Quando parlava Pegah, la ragazza iraniana, in platea ho visto delle persone in lacrime"

Capitolo Paola Egonu. La pallavolista italiana, di genitori nigeriani, era ed è ancora al centro delle polemiche dopo la decisione di abbandonare la Nazionale perché offesa da ingiurie razziste. Si è presentata in sala stampa senza nessuna, ma proprio nessuna voglia di schiacciare una palla nel campo della politica. Ma l’abbordaggio irruente delle domande l’ha costretta a pronunciarsi: "Sì, l’Italia è un Paese razzista. Questo non vuol dire che tutti gli italiani sono razzisti. È un Paese razzista che però sta migliorando. Non lo dico perché voglio fare polemica o fare la vittima, ma lo dico per spiegare come stanno le cose."

E ancora: "Non ho mai detto che non voglio un figlio perché equivarrebbe a condannarlo all’infelicità. Dopo la morte di George Floyd, ero preoccupata. Ho detto che sarebbe potuto capitare a mio fratello, o a mio figlio." Proprio a causa del razzismo la giovane atleta ha clamorosamente abbandonato la Nazionale. Tornerebbe? "Sono andata a giocare in Turchia per migliorarmi e poi tornare. La Nazionale? Sto metabolizzando, se ci fosse la possibilità forse sì." E in serata sul palco dell’Ariston, ha proclamato: "Amo l’Italia, vesto con orgoglio la maglia azzurra che per me è la più bella del mondo."

Il Giorno del ricordo (la tragedia delle foibe) ricorre oggi. Il ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano ha auspicato che il Festival celebri la ricorrenza. Gli ha risposto Amadeus allargando le braccia: "Esistono tanti temi sociali, non possiamo affrontarli tutti. Vediamo." L’unico ad aver espresso solidarietà al povero Fedez rimasto a bordo della nave a prendere il sole è stato il collega e amico J-Ax: "Il rapper ha fatto quello che doveva fare. Il rapper dice le cose provocando".