Green pass: cosa può succedere oggi. Dai supermercati agli autobus

Coldiretti lancia l’allarme: "Un quarto dei braccianti non è vaccinato, frutta e verdura marciranno nei campi"

Il trasporto dei container al porto di Genova (Ansa)

Il trasporto dei container al porto di Genova (Ansa)

Il G-Day è arrivato. Da oggi per lavorare è necessario il Green pass, ma con oltre 6 milioni di italiani tra i 30 e i 69 anni che non hanno ancora prestato il braccio alla prima iniezione, il rischio di un venerdì nero per tutto il Paese è più che uno spauracchio. Si respira un po’ l’aria del 31 dicembre 1999, quando molti temevano che il millennium bug avrebbe paralizzato i computer di tutto il mondo. E l’augurio è proprio che il 15 ottobre 2021 assomigli un po’ al primo gennaio del 2000, quando i chip continuarono a funzionare senza problemi. Alla faccia del bug e, speriamo oggi, del Green caos. Ma vediamo, settore per settore, quali sono le maggiori preoccupazioni.

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Trasporti

La Federazione italiana autotrasportatori professionali ha lanciato l’allarme: molti autisti, soprattutto quelli stranieri, non hanno la Carta verde. Il rischio? "Una possibile riduzione della capacità di consegna del 50%". Secondo Trasportounito, mancheranno all’appello "80mila conducenti. Ci saranno ritardi nelle consegne: circa 320mila oregiorno in più rispetto allo standard giornaliero". Gli autotrasportatori in arrivo dall’estero potranno però sfruttare le cosiddette ’corsie verdi’: questo significa che potranno arrivare anche senza carta verde nelle aree di caricoscarico.

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Trasporti locali

Anche autobus e metropolitane potrebbero essere costretti a rallentare in tutta Italia. A Milano 272 dipendenti di Atm oggi non si presenteranno al lavoro perché non sono muniti di pass. I certificati di malattia sono aumentati del 15% rispetto alla media del periodo. E così il capoluogo lombardo ha ridotto del 4%, sulla carta, il servizio. In quasi tutte le città si prevedono disagi, visto che non sarà possibile sostituire il personale mancante. Anche il numero di taxi che circolerà per le strade delle nostre città sarà minore. A Milano, solo per fare un esempio, il 15-20% dei conducenti delle auto bianche non è vaccinato.

Supermercati

I tir nel nostro Paese muovono circa il 90% delle merci. Questo significa che se i camion viaggeranno a scartamento ridotto, gli scaffali dei supermercati, così denuncia la Fiap, potrebbero rapidamente svuotarsi. Federdistribuzione, che riunisce svariate catene della grande distribuzione, getta acqua sul fuoco: "Stimiamo che la media complessiva di lavoratori privi di certificazione – spiega il presidente Alberto Frausin – possa essere nell’ordine del 8-9%, se non inferiore, e non prevediamo criticità, al netto di possibili casi isolati". Anche Coop ed Esselunga escludono disservizi legati alle forniture.

Agricoltura

Il 25% dei braccianti, secondo Coldiretti, non è vaccinato. Si tratta di quasi 100mila persone. Il pericolo è quello di vedere frutta e ortaggi marcire sugli alberi o nei campi.

Rifornimenti

Secondo Conftrasporto, se non verranno risolte al più presto le criticità relative al Green pass, l’Italia potrebbe presto trovarsi nella situazione della Gran Bretagna. "Il rischio è trovarci in una situazione simile a quella dell’Inghilterra con le pompe di benzina – fa notare il vicepresidente Enzo Duci – senza carburante"

E-commerce

Osservato speciale sarà il magazzino di Castel San Giovanni (in provincia di Piacenza), dove si trova uno degli hub Amazon più grandi d’Italia. Ai dipendenti del colosso Usa è stato chiesto di notificare con 48 ore di anticipo l’eventuale mancanza del Green pass. Ma più che le consegne da effettuare, preoccupano quelle in entrata: i tir in arrivo a Piacenza potrebbero essere meno di quelli previsti.

Forze dell'ordine

Nella Guardia di Finanza su 58.300 agenti circa 8mila non hanno la certificazione verde, su 97.918 poliziotti sono circa 18mila quelli non ancora vaccinati, mentre i carabinieri sono il corpo con più persone immunizzate, circa l’87,6%, e solo 13.356 rimaste ancora senza siero. Ovviamente i ranghi ridotti potrebbero comportare una minore presenza sul territorio.

Badanti

Saranno le famiglie a dover controllare il pass di badanti e assistenti familiari. E questo, secondo le associazioni di categoria, sarà un problema: "La delicatezza del tipo di lavoro e le caratteristiche del datore di lavoro privato, quasi sempre un anziano o disabile bisognoso di assistenza, impongono una riflessione approfondita", ammonisce Chiara Pazzaglia, presidente provinciale delle Acli di Bologna.

Farmacie

La corsa al pass ha avuto l’effetto di saturare i telefoni delle farmacie. Ma Federfarma non è preoccupata: "I tamponi sono nella norma, mercoledì se ne sono fatti 275 mila in Italia, dato in media con le ultime settimane. Qualcuno bizzarramente si è prenotato tamponi fino a dicembre, ma sono casi sporadici. Le farmacie sono pronte: facciamo i due terzi dei test totali e possiamo aumentare il ritmo senza grandi problemi".

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