Giovedì 18 Aprile 2024

Pizza, birra e partita gratis. Il vaccino con omaggio

Fatevi l’iniezione, c’è un regalo: così funziona la profilassi in giro per il mondo. A New York il sindaco offrirà patatine e hamburger a chi si sottoporrà al siero

Il sindaco di New York, De Blasio, 60 anni, mangia hamburger e patatine in diretta

Il sindaco di New York, De Blasio, 60 anni, mangia hamburger e patatine in diretta

"Fatevi vaccinare, gente" è il tweet di Joe Biden per rinfocolare una campagna di immunizzazione che in America era iniziata rapidissima e che si sta un poco afflosciando. Si moltiplicano così le iniziative per trovare nuovi adepti, d’altra parte in attuazione anche nel resto del mondo.

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Il governatore repubblicano della Virginia Occidentale, il settantenne James Justice (giustizia…) Jr. ha deciso di rimborsare con un buono da 100 dollari gli under 35 ancora scettici (promette addirittura di allargare il sussidio quelli che l’hanno già fatto). I soldi vengono dal fondo federale per le persone in difficoltà a causa della pandemia. "Dobbiamo arrivare alla svelta al 70% di immunizzati" è il mantra negli States. Justice non è l’unico paladino del do ut des. A Washington alcuni dispensari medici offrono cannabis; allora meglio la birra (coca cola agli astemi) accompagnata da dolci o hot dog come fanno alcuni Stati. Mentre diverse catene di fast food propongono sconti sui prodotti se si è in possesso del certificato di vaccinazione: guadagno doppio con la seconda dose. Più... sportiva la scelta di Andrew Cuomo, chiacchierato governatore di New York: chi si vaccina avrà un biglietto per la squadra di baseball del cuore, Yankees o Mets.

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E se i dipendenti pubblici del Maryland avranno un premio all’immunizzazione, sono moltissime le grandi aziende che propongono due giorni di ferie ai lavoratori che concludono il ciclo di iniezioni.

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Farsi il vaccino come business: non tutti sono d’accordo, però un certo stimolo ha preso piede anche in campo turistico: Serbia, Russia e tra poco Cuba offrono le dosi ai visitatori. Più fluida la situazione in Cina dov’è nata la tempesta e già è passata, ma dove le vaccinazioni sono molto limitate.

Alcune amministrazioni locali, quasi tutte nella capitale Pechino, propongono buoni spesa o gelati per chi si fa l’iniezione; una di esse offre sconti dai macellai, basta che non ci sia di nuovo il boom di carne di pipistrello o pangolino…

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Le prebende sono estese anche al Giappone e all’India. Vengono sempre offerti prodotti gastronomici che possono fare comodo in famiglie, soprattutto a Delhi, ormai alla fame; ma nel Gujorat si usa pure l’oro, forcine offerte dai gioiellieri alle donne; agli uomini tocca un frullatore. Dall’estremo oriente viene anche l’esempio contrario, quello dell’Indonesia. Giacarta ha deciso che chi non si sottoporrà alla vaccinazione verrà multato, lo sprone è proprio l’opposto. Ma è pur vero che in tutto il mondo si pensa a come incrementare la vaccinazione (sempre trovando i vaccini…): possono essere soprattutto i social molto amati dai giovani a fare capire la necessità della puntura e diversi Stati pensano di divulgare video infornativi su Tik Tok, la piattaforma esplosa come numero di utenti.

In Italia La7 ha scelto testimonial popolari: telespettatori che invitano a vaccinarsi e spiegano il perché. Quello più semplice è riguadagnare la libertà: vaccinandoci possiamo tornare al cinema, a teatro, al ristorante. Lo pensano anche in Messico: quando si raggiungerà un numero congruo di immunizzati, il primo appuntamento sarà un mega raduno di ballo senza divieti. La gente, in fondo, ha voglia di questo.