Mercoledì 24 Aprile 2024

Editoria pirata sul web, sequestrati 28 siti e 8 canali Telegram

Soddisfazione espressa dal presidente della Fieg, Andrea Riffeser Monti: "Un ulteriore importante risultato nel contrasto alla pirateria digitale"

Guardia di finanza

Guardia di finanza

Roma, 14 maggio 2020 - Altri 28 siti, e 8 canali Telegram, che consentivano la visualizzazione e il download illegale delle copie digitali di numerosi giornali e riviste nazionali ed internazionali, sono stati sequestrati dal Nucleo Speciale Tutela Privacy e Frodi Tecnologiche della Guardia di Finanza di Roma. I pirati dell'editoria erano registrati a Panama, negli Usa e in Russia, e si appoggiavano a server europei e d'Oltreoceano, per generare link da diffondere sui canali Telegram. 

Gli indirizzi web in questione ogni giorno mettevano a disposizione le edizioni digitali di decine di quotidiani italiani ed esteri. L'ennesima edicola hacker diffondeva giornali e riviste italiane, francesi, inglesi, tedesche e spagnole 'triangolando' sul web i propri portali per restare clandestini. 

Già qualche settimana fa a Bari erano finiti nel mirino dei finanzieri e dei magistrati centinaia di canali Telegram. L'indagine sui siti hacker, avviata ad inizio 2020 e coordinata dalla Procura di Roma, ha preso il via con un attento monitoraggio della rete proprio nel periodo del lockdown, quando questo fenomeno criminale ha avuto un aumento esponenziale.  

Il presidente della Fieg, Andrea Riffeser Monti, ha commentato: "Siamo molto soddisfatti per l'azione del pool reati informatici della Procura di Roma, sotto la guida del procuratore aggiunto Racanelli e del Pm Fede, e del Nucleo Speciale Tutela Privacy e Frodi tecnologiche della Guarda di Finanza, al comando del Colonnello Reccia, che ha portato al sequestro di 28 siti web e 8 canali Telegram che pubblicavano illegalmente giornali e riviste, italiani e stranieri. Si tratta, dopo quello ottenuto dalla procura di Bari, di un ulteriore importante risultato nel contrasto alla pirateria digitale che, come denunciato dalla Fieg, ha visto un consistente incremento anche a causa dell'attuale emergenza sanitaria". 

Il presidente ha aggiunto: "Auspichiamo che, grazie al lavoro coordinato degli inquirenti e all'impegno profuso dagli organi di polizia giudiziaria, si individuino tempestivamente le responsabilità, anche individuali, degli illeciti e gli strumenti tecnici e giuridici più efficaci per evitare la reiterazione di un fenomeno che incide significativamente sulla sostenibilità del settore editoriale e sul pluralismo dell'informazione".