Giovedì 17 Luglio 2025
REDAZIONE CRONACA

Incubo pandemia, scoperti 20 nuovi virus nei pipistrelli della frutta: 2 sono letali per l’uomo

L’allarme arriva da uno studio condotto nella provincia dello Yunnan, in Cina. Individuati nei reni degli animali virus molto pericolosi per la salute e microrganismi nocivi

Pipistrelli della frutta in Cina

Pipistrelli della frutta in Cina

Roma, 26 giugno 2025 – Già incriminati per il Covid, i pipistrelli potrebbero essere all’origine di altre future, devastanti pandemie. Questa almeno è la nefasta previsione di un gruppo di ricercatori cinesi dello Yunnan Institute of Endemic Disease Control and Prevention.

Due virus terribili e 20 sinora sconosciuti

Gli scienziati hanno posto la loro attenzione sui reni di 142 pipistrelli di dieci specie diverse, raccolti nell’arco di quattro anni in cinque differenti aree della provincia cinese dello Yunnan. Sfruttando una tecnologia di sequenziamento genetico avanzato, sono stati individuati ben 22 virus, 20 dei quali sinora sconosciuti.

In particolare, all’interno dei reni dei pipistrelli è stata evidenziata la presenza di due pericolosi microrganismi appartenenti alla famiglia degli henipavirus: Nipah ed Hendra, noti per causare alti tassi di mortalità nella popolazione umana. Dettaglio importante: questi virus vengono diffusi attraverso l’urina e sono stati trovati in particolare nei pipistrelli della frutta, suscitando così la preoccupazione che si possa scatenare una prossima pandemia per effetto di una contaminazione alimentare riguardante tanto il bestiame quanto gli esseri umani.

Pubblicato sulla rivista Plos Phatogens, il lavoro dello Yunnan Institute of Endemic Disease Control and Prevention ha anche identificato un nuovo protozoo parassita (chiamato Klossiella yunnanensis) insieme con altri batteri potenzialmente pericolosi per la nostra salute. Ce n’è insomma abbastanza per far accendere una spia rossa sui rischi per l’uomo derivanti dai pipistrelli, almeno da quelli che vivono in Oriente.

La necessità di analisi più approfondite

La novità dell’ultima ricerca condotta in Cina sta nel fatto che ci si è concentrati sulla concentrazione di virus negli organi dei pipistrelli (in questo caso dei reni), mentre in precedenza sono state soprattutto esaminate le feci.

C’è comunque ancora molto da scoprire sui microrganismi che infestano questi animali, molti dei quali patogeni per l’uomo. "Questi risultati ampliano la nostra comprensione dei rischi di infezione collegati ai reni dei pipistrelli, ponendo l’accento sulle minacce per l’uomo da malattie provenienti dagli animali e sottolineando la conseguente necessità di sviluppare analisi microbiche ad ampio spettro su organi precedentemente poco studiati", è l’invito finale degli autori dello studio.