La procura di Castrovillari ha aperto un fascicolo sul crollo di parte del viadotto sul fiume Trionto, nel territorio di Longobucco, Comune in provincia di Cosenza, venuto giù mercoledì sera dopo alcune ore di pioggia che avevano ingrossato la portata del corso d’acqua. A cedere è stato uno dei piloni dell’infrastruttura, denominata ’Ortiano 2’ realizzata nel 2014 lungo la strada statale 177 Dir, meglio conosciuta come la Sila-Mare e aperta al traffico nel 2016. In pochi secondi un pezzo di arteria si è piegato adagiandosi sul letto del fiume. Il cedimento del viadotto – per il quale Anas ha chiarito di non avere responsabilità circa la realizzazione e di averne acquisito la gestione solo nel 2019 – ha riportato alla mente le sequenze del ben più grave, e oneroso in termini di vite umane, crollo del ponte Morandi a Genova. In questo caso infatti non si sono registrate vittime solo grazie al fatto che Anas, nel primo pomeriggio di mercoledì, in via precauzionale, aveva bloccato il transito lungo tutta la statale. I tecnici e gli esperti di Anas hanno avviato accertamenti per stabilire le esatte cause del crollo. Quanto accaduto al viadotto, documentato da un video virale su Facebook ha provocato immediate reazioni da parte sia politica che sindacale. Il presidente della Regione Calabria Roberto Occhiuto, ha convocato una riunione d’urgenza palrando di "tragedia sfiorata". "Queste cose – ha concluso – non devono più succedere, bisogna vigilare maggiormente".
CronacaPiove a Cosenza, crolla un viadotto costruito nel 2014
Piove a Cosenza, crolla un viadotto costruito nel 2014
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