Pioggia di razzi russi, distruzione e morte. "È ora che il Papa venga in Ucraina"

L’Ue si prepara a varare entro gennaio la prima tranche del pacchetto da 18 miliardi annunciato per il 2023

Il condomino di Dnipro colpito dall'attacco missilistico (Ansa)

Il condomino di Dnipro colpito dall'attacco missilistico (Ansa)

Kiev, 15 gennaio 2023 - Più armi, spinta alla ricostruzione e un messaggio da inviare ‘erga omnes’: la guerra voluta da Mosca deve restare in cima all’agenda europea. L’Ue si prepara al suo viaggio in Ucraina, a inizio febbraio. L’incontro tra il presidente Zelensky, Ursula von der Leyen e Charles Michel si terrà in una location che, per motivi di sicurezza, non è stata ufficializzata. Parallelamente, in Ucraina si recherà in blocco la Commissione Ue che, guidata da von der Leyen, avrà un vertice intergovernativo con Kiev. I tempi non sono casuali. L’Ucraina è considerata dalla presidenza svedese appena insediatasi in cima alle priorità del semestre e, allo stesso tempo, febbraio è il mese in cui la Russia cominciò la sua invasione. Ad un anno di distanza, nei vertici Ue, l’orizzonte del negoziato resta lontano e ieri tutta l’Ucraina è stata oggetto di attacchi russi. Finché Vladimir Putin guiderà il Cremlino i rapporti con l’Ue non potranno tornare mai più come prima. È con queste convinzioni che la Commissione si recherà a Kiev, dove i temi chiave da affrontare saranno: aiuti militari, ricostruzione, percorso di adesione ucraina all’Unione. Sul primo punto la linea è netta: all’Ucraina vanno inviate le armi di cui ha bisogno. Ed è di ieri la notizia della fornitura di tank Challenge 2 annunciata da Londra. Sul fronte della ricostruzione l’Ue si prepara a varare entro gennaio la prima tranche del pacchetto da 18 miliardi annunciato per il 2023. Intamto, è salito a quasi 60 il numero di feriti per l’attacco russo che ha colpito ieri un condominio a Dnipro: 12 sono bambini. "Penso che sia giunto il momento per il Papa di visitare l’Ucraina e dare così un segnale molto chiaro che è la Russia che deve fermare ciò che ha avviato", ha detto Andriy Yermak, a capo dell’Ufficio del Presidente ucraino Volodymyr Zelensky. "Apprezziamo tutte le iniziative di pace, incluse quelle portate avanti dal Papa". "Credo che la Russia debba fermare la guerra, spetta a loro arrestare il conflitto: stanno uccidendo civili, distruggendo le nostre infrastrutture. Ne ho parlato anche con il cardinal Parolin – ha ricordato Yermak –, che ringrazio per il suo coinvolgimento".