L'eredità di Pino Daniele: Tuscany Bay in mano ad Amanda, scenate da un patrimonio

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Pino Daniele

Pino Daniele

Grosseto, 8 gennaio 2015 - AVEVA nominato la sua compagna, Amanda Bonini, come amministratore unico della sua società, il Tuscany Bay srl, il gioiello in riva al mare della Giannella, a Orbetello. Era la scintilla che aveva fatto innamorare Pino Daniele della Maremma, la terra diventata la sua casa da circa un decennio. Il Tuscan Bay, che comprende un jazz bar, un ristorante extra-lusso e lo stabilimento balneare, ha chiuso il 2013 con un volume di affari da 880mila euro. Ha trenta dipendenti nel picco estivo che si riducono a dieci durante l’inverno. Amanda Bonini è stata nominata amministratore unico il 4 novembre 2014, mentre la proprietà del locale – che ha iniziato l’attività il primo luglio del 2012 - è divisa tra Pino Daniele (per il 90%) e il figlio Alessandro (per il restante 10%).

Il Tuscany Bay

Da statuto, la sua compagna, nella società che ha sede nello stabile, si dovrà occupare «dell’ordinaria e straordinaria amministrazione». Interessante sapere anche che Pino Daniele si era aggiudicato la gestione del bando della struttura, che rimane di proprietà del Comune di Orbetello, nel 2011. La Tuscany Bay srl, versando un canone annuo di 102mila euro (più Iva), potrà gestire spiaggia e tutta la struttura (una ex colonia marina ristrutturata e un parcheggio autogestito), con l’attiguo ristorante per 18 anni. Ma non ruota tutto intorno alla struttura esclusiva in riva al mare, frequentata da artisti e cantautori (italiani e non), la bella fetta di eredità che il cantante napoletano lascia alla sua numerosa e variegata famiglia. Insieme al resort esclusivo, infatti, «balla» anche la splendida residenza che Pino Daniele aveva fortemente voluto qualche anno fa nelle campagne tra Magliano in Toscana e Orbetello.

UNA VECCHIA struttura a pianta quadrata dell’Ottocento, inizialmente costruita dai Colonna, nobile famiglia latifondista maremmana dalla tipologia classica: due piani da circa 150 metri quadri l’uno, volumi trasformati in dependance, deruralizzata da tempo come le altre strutture che nacquero a Magliano, a Collecchio e a Doganella. Utilizzate dai fattori per curare le decine di migliaia di ettari coltivati dalla famiglia. Pino Daniele, da sempre alla ricerca di tranquillità, rimase folgorato da quella struttura isolata, circondata da un giardino di circa un ettaro, «nascosta» da una fila altissima di cipressi nei quattro lati. Che lui ha trasformato» negli anni, curando personalmente i lavori di ristrutturazione: una piscina, un giardino all’inglese con olivi secolari, fiori e mobili di antiquariato che hanno fatto da contorno alle serate musicali con ospiti del calibro di Claudio Baglioni, Renato Zero ed Eros Ramazzotti. Valore? Circa tre milioni di euro. Un’altra bella torta che fa gola a tanti. Forse troppi.