Venerdì 19 Aprile 2024

Morte Pino Daniele, la procura acquisisce informativa dei carabinieri

Il procuratore Francesco Verusio: «Aperto un fascicolo su atti successivi alla morte, non un’inchiesta: invieremo tutto a Roma»

Il procuratore di Grosseto Francesco Verusio

Il procuratore di Grosseto Francesco Verusio

Grosseto, 7 gennaio 2015 - «Abbiamo aperto un fascicolo per atti successivi alla morte, non un’inchiesta: abbiamo acquisito l’informativa dei carabinieri. Invieremo tutto a Roma». Lo ha spiegato il procuratore di Grosseto Francesco Verusio in merito agli accertamenti sui soccorsi a Pino Daniele, sentitosi male nella sua casa in Maremma, tra le campagne di Magliano e Orbetello, e poi morto nella capitale. Riguardo all’attività dei carabinieri, che sarebbe stata svolta in buona parte d’iniziativa tenendo costantemente informata la procura, i militari avrebbero sentito alcune persone vicine all’artista. I carabinieri di Orbetello, tra il 5 e il 6 gennaio, hanno inoltre acquisito la registrazione della telefonata di richiesta di soccorso al 118 di Grosseto e gli altri atti relativi agli orari di intervento dell’ambulanza. Documentazione che non ha rilevato anomalie rispetto alla ricostruzione fatta dall’Asl di Grosseto nei giorni scorsi: il 118 ricevette alle 21.12 la richiesta di soccorso da un cellulare. «Non so chi abbia chiamato, era un uomo, immagino una persona dell’entourage» ha dichiarato Robusto Biagioni, il responsabile del 118 grossetano. Lo stesso telefono cellulare fu poi contattato all’incirca alle 21.28 dal medico, una dottoressa, dell’equipaggio partito da Orbetello alle 21.15: l’ambulanza, arrivata in prossimità dell’abitazione di Pino Daniele, chiedeva maggiori precisazioni sull’indirizzo. Chi rispose al cellulare spiegò che la persona per la quale era stato richiesto il soccorso stava andando nella capitale. Alle 21.31 la comunicazione dell’ambulanza al 118 della chiusura dell’intervento.