Pillola anti-Covid, Aifa: "In Italia potrebbe essere disponibile dopo Natale"

Magrini: "Il 29 novembre probabile ok Ema a vaccino per i bambini dai 5 agli 11 anni"

Nicola Magrini (Ansa)

Nicola Magrini (Ansa)

Roma, 17 novembre 2021 - Nel giorno in cui l'Ema ha annunciato la valutazione del vaccino di Novavax, si fanno altri passi avanti nella lotta contro il Coronavirus. Si tratta della pillola anti Covid, che, annuncia Aifa, in Italia "ci potrebbe essere nelle settimane successive a Natale". Come ha spiegato, intervenendo su Sky, il direttore generale dell'Agenzia, Nicola Magrini, "ci siamo attivati affinchè la prenotazione di questi due farmaci orali ci sia il prima possibile, avendo proceduto in accordi in tal senso in questi giorni". E sembra, quindi, che a breve potremo contare su un'arma in più contro la pandemia. O meglio, due. "La valutazione sarà fatta anche a livello centrale nei prossimi giorni per i 2 farmaci, quello della Merck e quello di Pfizer - ha spiegato Magrini -, che hanno dato risultati promettenti e confortanti. La valutazione compiuta ci sarà nelle prossime settimane. Anche in Gran Bretagna, dove è stato autorizzato il farmaco non è però ancora disponibile".

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Riguardo, invece, le vaccinazioni nelle fasce d'età più basse, "riteniamo - ha aggiunto Magrini - che a fine mese, forse il 29, l'Ema deciderà sul vaccino alla fascia d'età 5-11 anni e il responso verosimilmente sarà positivo. Conseguiranno politiche vaccinali successive". Su questo punto, ha precisato, "La campagna informativa andrà fatta con garbo e gradualità e sarà necessaria per fare capire l'utilità di questa vaccinazione anche con il coinvolgimento di pediatri e medici di famiglia. Occorre ingenerare in tutti fiducia - ha aggiunto il direttore generale -, da costruire gradualmente".

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Il direttore dell'Aifa ha poi sollecitato l'accelerazione per le terze dosi sui pazienti fragili, gli immunodepressi e gli ultra sessantenni e dal primo dicembre vaccinando i più giovani. Poi ha aggiunto che "è probabile che il vaccino anti-covid sia somministrato annualmente come quello influenzale". "Oggi - ha concluso Magrini - la disponibilità di vaccini è maggiore, si tratta di ottenere il massimo coinvolgimento da parte di chi ne ha maggiormente beneficiato".

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