Pescara, 13 febbraio 2019 - Brutta avventura per una troupe Rai presa di mira per aver realizzato una inchiesta sulle infiltrazioni della malavita e i clan emergenti in Abruzzo. I tre componenti del gruppo, durante le riprese, sono stati accerchiati e aggrediti da un gruppo di residenti nel quartiere Rancitelli di Pescara. In particolare è stato preso di mira Daniele Piervincenzi, inviato della trasmissione di Rai2 Popolo Sovrano, che già era già stato vittima di un agguato e ferito gravemente a Ostia con una testata da un esponente del clan Spada che cercava pacificamente di intervistare.
Con Piervincenzi erano il filmaker Sirio Timossi e il redattore David Chierchini. I tre stavano lavorando in particolare a una puntata incentrata sulle infiltrazioni dei clan nella periferia pescarese. Giornalista, cineoperatore e autore dei testi erano entrati in un complesso di case popolari Ater, un comprensorio chiamato Ferro di cavallo, considerato il principale crocevia dello spaccio della città di Pescara e dell’Abruzzo. Stavano raccogliendo testimonianze di vita vissuta nel quartiere quando all’improvviso i componenti della troupe sono stati affrontati, minacciati da un assembramento di persone che hanno interrotto le riprese e alzato le mani sui tre malcapitati che stavano facendo informazione, svolgendo un servizio di pubblica utilità.
Spinte, strattoni, schiaffi. i tre componenti della troupe Rai sono stati costretti con la violenza ad allontanarsi. Immediata la presa di posizione del premier Giuseppe Conte in merito al grave episodio: "Questo governo non tollera zone di illegalità. Nessuno può sentirsi al di sopra della legge", avverte il presidente del Consiglio, esprimendo solidarietà.
Solidarietà al giornalista @DPiervi e alla troupe Rai aggrediti a Pescara mentre lavoravano a un’inchiesta sui clan. Questo governo non tollera zone di illegalità. Nessuno può sentirsi al di sopra della legge pic.twitter.com/P0icP6Pkt1
— GiuseppeConte (@GiuseppeConteIT) 13 febbraio 2019
Numerose le testimonianze di vicinanza all'inviato e alla troupe, dai vertici Rai al presidente eletto della Regione Abruzzo, che auspica "una dura reazione di tutte le istituzioni competenti per riportare la legalità a Pescara, in quel quartiere".