Mercoledì 24 Aprile 2024

Piero Picchio, il (sedicente) virologo "Senza mascherina tutti più brutti"

Il comico Manera nei panni del finto esperto Covid: "Ve la diamo noi la verità e nessuno esca, mai più"

di Viviana Ponchia

Nel corpo del professor Piero Picchio al posto della ghiandola della vergogna c’è la ghiandola del narcisismo. Questo luminare che disprezza chiunque non conosca l’addizione nucleofila si è impossessato di Leonardo Manera nel mezzo della pandemia. Un virologo egocentrico e invasato dentro un comico mite e generoso. Dalle frequenze di Radio24, contenuto per quanto possibile da Alessandro Milan, ha fatto di tutto per confonderci le idee e farci tremare di paura. Non contento, semina altro panico da un palcoscenico (Homo Modernus va in scena al Cinema Mexico di Milano dal 27 febbraio).

Ma a che cosa ci serve un virologo adesso che la pandemia è agli sgoccioli?

"Ignorante. La pandemia non finirà mai. È solo un’ipotesi non confermata che fate voi giornalisti incompetenti. Arriveranno nuove varianti sempre più contagiose e pericolose. Nel frattempo, state a casa".

Siete diventati il faro che illumina questi tempi bui. Ma non è un po’ invidioso dei suoi colleghi che vanno dalla Gruber e dalla Palombelli a parlare di Ucraina e referendum?

"Invidioso io? Credo che nessuno ne possa sapere più di me. E comunque la cosa importante è che la competenza della categoria venga riconosciuta in tutti i settori. Dovreste ringraziarci, abbiamo portato il pensiero televisivo a un altro livello. Perché siamo molto più che medici. Io l’anno prossimo interpreterò tre film: "Virologia col vento", "Covidland" e "A qualcuno piace Covid". Verrà un mondo dove ogni anno al posto della notte degli Oscar ci sarà la notte dei virus presentata da Antony Fauci. E la giuria di Sanremo sarà composta da epidemiologi".

La credibilità di una boiata è direttamente proporzionale al potere di chi la dice. Non è che state approfittando del vostro potere?

"Lei è una persona sgradevole. Se vuole un parere scientifico sulla crisi ucraina oltre a quello del collega Galli, le dò il mio: l’unico modo per evitare una guerra è sperare che il Covid si diffonda per imporre un nuovo lockdown. Così la gente sta a casa. E riguardo all’eutanasia su cui è ferrata la collega Viola: bisogna trovare un vaccino. Ogni problema si risolve con il vaccino. Anche quello della vita senza scopo. Il booster è fondamentale quando uno è giù di corda, garantisce la capacità di immaginare un futuro già al momento della prenotazione".

Già che ci siamo: cosa ne pensa della riforma delle concessioni balneari?

"Io chiuderei tutto. Non capisco questa voglia di fare il bagno in mare quando si può farlo a casa propria. Invitate vostro figlio a precedervi nella vasca, ditegli di fare pipì e avrete la stessa qualità dell’acqua".

Lei è molto cinico. Il cinismo è la comicità in cattiva salute.

"E lei continua a fare insinuazione fastidiose. Io sono realista. Lo vedo già il nuovo mondo dove se hai il Green pass puoi andare al ristorante a prendere gli spaghetti con le vongole, mentre se non ce l’hai le vongole non si aprono".

Sarete anche bravi, però avete creato una certa confusione.

"Abbiamo semplicemente accettato i cambiamenti che venivano dai dati scientifici. Ma pensare che abbiamo fallito è un motivo in più per essere presenze fisse in televisione. L’Isola dei virologi, Amici virologi. Andiamo in questa direzione".

E noi qui ad aspettare la prossima sorpresa.

"A casa. Evitare i rapporti umani deve diventare buona abitudine. Con gli altri arriva il contagio, ci si involgarisce. I rapporti fisici portano al divorzio. Il Covid si è dimostrato indispensabile per la salvezza della società".

Può dire la parola definitiva sulle mascherine?

"Mi fanno impressione le vostre facce consumate dal vizio. Mascherati eravate più gradevoli"

Mettiamo che vada davvero tutto bene. Che con lo stato di emergenza abbiamo chiuso.

"L’emergenza non è una condanna ma un privilegio, la speranza di tornare prima o poi alla normalità: l’unico modo che abbiamo per sognare un futuro".