Piazze contro la carta verde Torna l’onda negazionista

Da nord a sud esplode la protesta. L’ombra del movimento americano QAnon. L’ira dei ristoratori capeggiati da Vissani: rischiamo di perdere anche i pochi clienti

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di Giulia Prosperetti

"Contro il passaporto di schiavitù, contro gli obblighi vaccinali, contro la truffa Covid, contro la dittatura instaurata. Per la libertà". Lo slogan lanciato dal canale Telegram ‘Basta dittatura!’(oltre 20mila iscritti) corre sui social e chiama tutti a raccolta per questo pomeriggio. Da piazza Chanoux, ad Aosta, a piazza Libertà, a Ragusa, – passando per Milano, Venezia, Torino, Ancona, Genova, Bologna, Firenze, Roma e Napoli – l’appuntamento è alle 17.30 in oltre 80 città italiane.

Dopo il ‘No Paura Day’ che giovedì scorso, subito dopo il via libera del Consiglio dei ministri al decreto Covid, ha riunito circa 2mila persone in piazza Castello a Torino, il Green pass continua ad accendere le proteste spaccando il Paese. Una polemica che, accanto agli esercenti che si sentono penalizzati dalle nuove misure, in un clima da tifo da stadio, riunisce complottisti convinti, anarchici, e quelli che "non sono no-vax ma…". In particolare la mobilitazione organizzata per oggi si lega al quarto Worldwide Demonstration Rally, manifestazione che – secondo quanto annunciano gli organizzatori su Facebook – nella giornata odierna avrà luogo in 120 città di più di 70 Paesi (in Italia il suo centro sarà a Ostia a partire dalle 15) per rivendicare "libertà di parola, di movimento, di scelta, di riunione, di salute". Ma guardando i nomi di organizzatori e ospiti si vede che a cavalcare la contestazione contro il certificato verde sono, in realtà, gruppi legati ai cospirazionisti di QAnon. Un connubio pericoloso che avvelena con fake news e teorie prive di fondamento un dibattito centrale per la salute pubblica e la ripresa del Paese.

Nel comunicato rivolto ai manifestanti viene fornita anche una dettagliata lista di argomenti da utilizzare durante la protesta. "Alle proteste – si legge – non dite che il virus non esiste: il virus esiste, è la pandemia a essere una truffa. Il Covid è un’influenza stagionale che si cura a domicilio. I numeri dei morti sono tutti gonfiati, falsi. Di influenza stagionale ogni anno muoiono mezzo milione di persone e mai si è pensato di distruggere la democrazia, l’economia e di implementare la ‘distruzione creatrice’ come ha detto Draghi al gruppo degli oligarchi per espandere sempre di più il loro dominio. Il nostro obiettivo è distruggere la dittatura degli oligarchi".

Unica categoria economica a rimanere ancora ferma dopo un anno e mezzo di pandemia, i titolari di discoteche e sale da ballo non ci stanno e passano al contrattacco contro la decisione del governo di tenere ancora chiusi i luoghi del divertimento notturno. Lo fanno chiedendo un incontro urgente a Draghi, ma anche ventilando l’ipotesi di ricorsi al Tar o al Consiglio di Stato verso l’ultimo decreto che prevede 20 milioni di ristori: "Briciole". A essersi scagliati contro il Green pass sono state ieri anche diverse associazioni di esercenti. Portavoce delle lamentale dei ristoratori è stato lo chef Gianfranco Vissani. "Con queste misure va a finire che perdiamo anche i pochi clienti rimasti. Mascherina e distanze erano sufficienti". Secondo Coldiretti il Green pass imporrà "una stretta sul tempo libero a 13,5 milioni di italiani con più di 12 anni che dovranno vaccinarsi per la prima volta o fare un tampone per andare al cinema, al teatro, in palestra, partecipare a grandi eventi o sedersi al chiuso in bar o ristoranti".