Giovedì 18 Aprile 2024

Piano scuola, Bonaccini: "Linee guida irricevibili". Salvini: "Non mando mia figlia"

Conte: "Il ritorno a settembre deve essere in massima sicurezza". Salvini: "Non mando mia figlia a scuola con la mascherina". Protesta nelle piazze

Il sit-in della Lega davanti al Miur (Dire)

Il sit-in della Lega davanti al Miur (Dire)

Roma, 25 giugno 2020 - E' sempre più infuocato il dibattito sulla scuola: l 'unica certezza in vista della ripresa delle lezioni a settembre è il caos assoluto e la mancanza di linee guida certe. Dopo che ieri era scattata la rivolta per le linee guide considerate troppo generiche, oggi le critiche all'operato della ministra dell'Istruzione, Lucia Azzolina, si spostano dal mondo della scuola al piano politico-istituzionale. "Lavoriamo per un ritorno a scuola in presenza in condizioni di massima sicurezza", dice il premier Giuseppe Conte a proposito della scadenza di settembre. Una "priorità", quella del rientro in sicurezza, ribadita anche dal ministro della Salute, Roberto Speranza. Ma la polemica non si placa e gli attacchi arrivano da più parti, sindacati compresi.

Bonaccini: "Linee guida irricevibili"

Regioni sul piede di guerra. La bordata parte dal governato dell'Emilia Romagna, Stefano Bonaccini che è anche il presidente della Conferenza delle Regioni. "Mi auguro che troviamo un accordo perché quelle linee guida che erano state presentate per noi non erano ricevibili. Abbiamo fatto controproposte che mi auguro il ministero possa recepire. Altrimenti non potremmo dare l'intesa, ovviamente. Le Regioni pretendono di trovare un accordo insieme ai Comuni e alle Province. Abbiamo lavorato intensamente tutta la notte per questo". 

Se ne riparlerà oggi in conferenza delle Regioni: "Avanziamo una proposta complessiva e unitaria - dice ancora il governatore Pd - perché abbiamo bisogno di certezze su tutti i temi che riguardano il poter riaprire in sicurezza le scuole. Ma poterle riaprire davvero, per la gran parte se non tutte in presenza". In ogni caso "ho trovato grande disponibilità del ministro Azzolina". Che trovare un accordo sia difficile lo testimonia il fatto che a quanto si aplren de la Conferenza Stato-Regioni in programma per oggi è slittata a domani.

Salvini: "Così non mando mia figlia a scuola"

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Durissimo il leader della Lega, Matteo Salvini: "C'è un ministro assolutamente non in grado di gestire le scuole italiane. Non c'è certezza su come si riparte e quando si riparte. La maggioranza cambiasse il ministro Azzolina, è una sciagura. Sono qui da genitore e non da senatore. Noi copieremmo da tutta Europa dove i bambini sono in classe senza distanza, senza mascherina e senza plexiglas. Mi rifiuto di mettere mia figlia di 7 anni a settembre in una classe buia, con la mascherina, senza insegnati e senza tutele. Il ministro é inviso anche alla maggioranza, lo cambiassero. In tutta Europa i bambini vanno a scuola, in Italia no. Riparte il calcio e non lo studio, è una follia". Salvini ha detto queste cose durante un blitz della Lega davanti al Miur per protestare contro le linee guida.

Proteste in piazza

Oggi oltre 60 piazze in tutto il Paese si riempiranno di studenti, insegnanti, famiglie, cittadini per chiedere a gran voce di mettere la scuola pubblica al centro dell'agenda politica, con investimenti concreti e cospicui per la ripartenza di settembre, in presenza e in sicurezza. Tra le organizzazioni che sostengono la mobilitazione organizzata dal Comitato 'Priorita' alla scuola' c'é anche la Flc Cgil, che ne condivide le ragioni e parteciperà, e che chiede più risorse e una visione strategica.