Sabato 20 Aprile 2024

Petrolio, pressing Usa sull’Opec "Non fa abbastanza per la ripresa"

La richiesta di Biden: aumentare la produzione per frenare il caro benzina

Migration

La Casa Bianca chiederà all’Opec e ai Paesi produttori di petrolio di aumentare la produzione per combattere l’aumento dei prezzi di benzina e gasolio, che alimentano la salita dell’inflazione e potrebbero far deragliare la ripresa post Covid. "Abbiamo chiarito all’Opec che i tagli alla produzione fatti durante la pandemia dovrebbero essere invertiti", spiega Joe Biden, "i prezzi della benzina sono abbastanza alti da pesare sulle famiglie che lavorano".

Dopo l’avvertimento Usa, il petrolio è tornato a calare: il Brent è sceso sotto i 70 dollari al barile, il Wti ha perso circa l’1%, per poi chiudere in rialzo una seduta nervosa e altalenante.

I funzionari dell’amministrazione hanno dichiarato che l’accordo di luglio di aumentare la produzione di 400.000 barili al giorno su base mensile, a partire da agosto e fino al 2022, "semplicemente non è sufficiente" durante un "momento critico per la ripresa globale". Dopo le chiusure per la pandemia, infatti, l’Opec+ nel tentativo di recuperare le perdite e sostenere i prezzi, nell’aprile 2020 aveva deciso di tagliare dal mercato 10 milioni di barili al giorno.

L’Opec+ sta ancora trattenendo circa 6 milioni di barili al giorno, che prevede di restituire gradualmente al mercato. L’ultima riunione è stata difficile perché gli Emirati Arabi volevano produrre di più. Anche i produttori Usa hanno chiuso i rubinetti causa pandemia e sono stati lenti a far ripartire la produzione.

In luglio i tagli sono stati ridimensionati, anche per l’aumento della domanda, ma i prezzi continuano a pesare sulle famiglie. A maggio, per la prima volta dal 2014, un gallone di benzina ha superato i 3 dollari.