Mercoledì 24 Aprile 2024

Pestati dopo la vittoria, sei denunciati a Fiesole

Un raid punitivo mezz’ora dopo la fine della partita ai danni degli juniores della Rondinella, colpevoli d’aver superato il Fiesole in trasferta, su rigore e a tempo quasi scaduto. Due i calciatori colpiti con bastoni e caschi, costretti alle cure mediche (prognosi di 3 e 7 giorni) insieme al loro allenatore (5 giorni). A una settimana dall’agguato premeditato di sabato 30 ottobre – le tensioni erano cominciate in campo con tre espulsioni – i carabinieri hanno denunciato sei dei presunti aggressori: quattro tesserati, calciatori del Fiesole, e due spettatori, uno dei quali è pure tesserato Figc ma per un’altra squadra. Sono tutti nati tra il 1998 e il 2002; dovranno rispondere di percosse e lesioni personali, aggravate non dall’entità (lieve) delle lesioni inferte, quanto dall’essersi uniti nell’aggressione a più persone (20-30) e aver colpito in una manifestazione sportive. E per questo perseguibili d’ufficio, indipendentemente da eventuali querele delle vittime.

Già avviata la procedura amministrativa per l’emissione dei Daspo da parte della Questura. Indagini non concluse, si cerca di identificare gli altri che hanno inscenato la gazzarra fuori degli spogliatoi. Così ricostruita dai carabinieri: "Tutti i giocatori avevano raggiunto gli spogliatoi. Dopo essersi preparati, i calciatori della Rondinella, accompagnati da genitori e familiari, erano usciti dall’impianto dove un folto numero di persone, posizionate e raggruppate tutte su un lato della strada, aveva iniziato ad inveire contro di loro con provocazioni verbali e sputi, passando poi alla vie di fatto nei confronti di due giocatori della Rondinella che, colpiti con un bastone e un casco, riuscivano ad allontanarsi". In parallelo anche la procura Figc ha attivato gli ispettori: sentito come testimone il presidente della Rondinella Lorenzo Bosi.

Giovanni Spano