Venerdì 19 Aprile 2024

Omicidio a Pescara, 35enne in una pozza di sangue. Preso il sospettato

La vittima, tossicodipendente, è morta in ospedale. L'uomo accusato dell'omicidio si professa innocente

 Ferro di Cavallo a Pescara, dove è stato trovato l'uomo poi morto in ospedale (Ansa)

Ferro di Cavallo a Pescara, dove è stato trovato l'uomo poi morto in ospedale (Ansa)

Pescara, 1 gennaio 2020 - Un brutale omicidio scuote il Capodanno di Pescara.  Un uomo di 35 anni è stato trovato in fin di vita, in una pozza di sangue, all'interno di un pianerottolo di uno stabile: è morto nella tarda mattinata nel pronto soccorso dell'ospedale di Pescara, dove era stato trasportato. La vittima è Marco Cervoni, è stato ucciso nel cosiddetto Ferro di Cavallo, il complesso di case nel quartiere Rancitelli dove fu aggredita lo scorso febbraio una troupe della Rai. A lanciare l'allarme, poco dopo le dieci, sono stati alcuni residenti che hanno trovato l'uomo esanime sul pianerottolo del civico 171 di via Tavo, agonizzante. Il corpo del 35enne - con problemi di tossicodipendenza - presentava traumi e lesioni compatibili con un'aggressione o con una colluttazione.

La polizia ha catturato il presunto responsabile dell'omicidio. Si tratta di Guerino Spinelli, 29enne con numerosi precedenti di polizia. Nei suoi confronti gli uomini della Mobile, diretti da Dante Cosentino, hanno esgeuito il fermo di polizia giudiziaria. L'ipotesi di reato è omicidio volontario. (Aggiornamento: Spinelli si professa innocente.  Domenica mattina, alle 10, nel carcere del capoluogo adriatico si terrà la convalida del fermo del 29enne. Spinelli, assistito dall'avvocato Melania Navelli, dovrà comparire davanti al gip Elio Bongrazio. L'ipotesi di reato è di omicidio volontario).

La vittima, originario di Penne (Pescara), negli ultimi tempi viveva a Rancitelli, quartiere considerato la centrale dello spaccio abruzzese. Stando s una prima ricostruzione degli investigatori, Cervoni è stata aggredito mentre era a letto. Il presunto assassino, dopo aver sferrato i primi colpi a mani nude, ha costretto il 35enne ad alzarsi e a vestirsi. Nel bagno poi ha continuato a colpirlo, anche con un corpo contundente, e lo ha tramortito. Infine ha trascinato la vittima sul pianerottolo, forse colpendolo ancora, ed è fuggito.

Il sindaco di Pescara

Nel mirnio finisce inevitabilmente il 'Ferro di cavallo', quartiere simbolo del degrado pescarese, considerato la centrale dello spaccio in città. "Il nostro obiettivo è abbatterlo, del tutto o in parte, perché è una struttura che è oggetto di pericolosità sociale - dice il sindaco Carlo Masci (Forza Italia) -. L'episodio odierno è un ulteriore elemento che ci spinge a muoverci in questa direzione".