Giovedì 18 Aprile 2024

"Perseguita la ex, Morgan va processato"

La procura di Monza chiede il rinvio a giudizio per stalking. Telefonate e insulti social dopo che la donna, anche lei cantante, l’aveva lasciato

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di Stefania Totaro

Stalking e diffamazione. Sono le accuse per cui la Procura di Monza ha chiesto il rinvio a giudizio di Morgan. Il musicista monzese Marco Castoldi è accusato di avere perseguitato Angelica S., anche lei di Monza, una collega ed ex compagna conosciuta fin dai tempi della scuola. I fatti contestati risalgono ad un periodo tra l’aprile e il dicembre scorsi quando, secondo l’accusa, che raccoglie le denunce della donna, Morgan non ha accettato la decisione della ex di tagliare i ponti con lui in concomitanza con il lockdown, iniziando a inviarle una raffica di telefonate e messaggi, arrivando ad insultare la musicista in un gruppo Whatsapp e anche la madre di lei, minacciando di divulgare un suo video privato e spacciandosi pure per un noto rapper per agganciarla con la richiesta di una collaborazione artistica. Accuse che Marco Castoldi nega, dando la sua versione della vicenda attraverso interviste e social in cui lui stesso rivela di essere stato denunciato dalla ex.

"Non si è degnata di parlarmi dopo dieci anni di amicizia e come se non bastasse mi ha denunciato per stalking perchè ho tentato di farle arrivare dei messaggi tramite delle conoscenze in comune e ovviamente si tratta di messaggi eleganti e poetici, non certo di minacce di morte - dice Morgan - Ma brava Angelica, bello il tuo singolo, io ti auguro ancora di avere successo e nonostante nessuna donna è mai stata più cattiva e violenta di te, più crudele e spietata di te, io sono pronto a perdonarti, nonostante l’avermi bloccato non ti fa onore e l’avermi denunciato tanto meno. Finchè non ti degnerai di rivolgermi la parola personalmente io non capirò mai cosa è successo e cercherò di comunicare con te in vari modi compreso questo".

Secondo i difensori di Morgan, gli avvocati Rossella Gallo e Leonardo Cammarata, le denunce propongono "una versione enfatizzata che trascende la realtà. In un anno Morgan è andato sotto casa della ex solo una volta e con un mazzo di fiori. La stessa Procura infatti non ha chiesto alcuna misura restrittiva, ritenendolo un soggetto non pericoloso". A firmare la richiesta di rinvio a giudizio è stato il pm monzese Carlo Cinque. Per il 26 maggio è fissata l’udienza preliminare al Tribunale di Monza, dove Angelica e i suoi familiari, rappresentati dall’avvocata Renata D’Amico, potrebbero costituirsi parti civili anche per ottenere un risarcimento dei danni.