Giovedì 18 Aprile 2024

Per i bambini c’è il vaccino light Prime iniezioni dal 23 dicembre

L’Ema dà l’ok alla profilassi per la fascia d’età 5-11 anni. La prossima settimana toccherà all’Aifa. Febbre e stanchezza gli effetti collaterali più frequenti. Appello dei medici ai genitori: "Il siero è sicuro"

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di Elena G. Polidori

Vaccino anti Covid anche per i bambini tra i 5 e 11 anni, come già fortemente consigliato da pediatri ed autorità sanitarie. Ieri l’Agenzia europea del farmaco (Ema) ha dato il via libera al vaccino Covid Pfizer-BioNtech per i più piccoli con una decisione presa nel corso di un meeting straordinario del Comitato per i medicinali a uso umano Chmp, anticipata rispetto alla data fissata nelle scorse settimane. Le somministrazioni cominceranno anche in Italia non appena si esprimerà anche l’Aifa (già la prossima settimana), ma non oltre dicembre. Nella popolazione dei più piccoli, la dose di vaccino Comirnaty sarà inferiore a quella utilizzata nelle persone di età pari o superiore a 12 anni (10 microgrammi rispetto a 30microgrammi)", hanno spiegato all’Ema. Ora tocca alle nostre autorità di farmaco- vigilanza declinare i modi e le regole per raggiungere al più presto l’obiettivo di vaccinazione della popolazione dei bambini. D’altra parte, secondo le prime indicazioni arrivate dal ministero della Salute, il vaccino anti Covid per i bimbi sarà somministrato in due dosi (richiamo dopo 4 settimane) che però saranno ridotte rispetto agli adulti. Le fiale avranno etichetta e tappo arancione per differenziarle da quelle degli adulti. La siringa, però, sarà la stessa, anche se sarà usata con più precisione: saranno prelevati 0,2 millitri anziché i canonici 0,3. Tuttavia, per i piccoli più mingherlini potrà essere adottato un ago più esile.

Esclusa, al momento, l’ipotesi di obbligo vaccinale e di Green pass per i più piccoli. "Il primo passaggio – ha spiegato il ministro Speranza – è l’approvazione di Ema del vaccino Pfizer per i bambini nella dose ridotta. Resta da attendere la consegna di Pfizer delle dosi pediatriche nella terza decade di dicembre. Nel frattempo – ha annunciato il ministro – faremo una campagna di comunicazione e l’indicazione che daremo sarà di ascoltare i pediatri e i medici". "I test sui bambini di età compresa tra 5 e 11 anni – ha spiegato infatti l’Ema – hanno mostrato che la risposta immunitaria a Comirnaty ha un’efficacia del 90,7% nel prevenire i sintomi del Covid-19".

Già, ma vaccinare i bambini, a quali possibili effetti collaterali li espone, specie a lunga distanza? Difficile dirlo, ma secondo l’Ema "gli effetti indesiderati più comuni nei bambini di età compresa tra 5 e 11 anni sono simili a quelli riscontrati nelle persone adulte". Ovvero, includono dolore al sito di iniezione, stanchezza, mal di testa, arrossamento e gonfiore al sito di iniezione, brividi e qualche linea di febbre. Questi effetti sono generalmente lievi o moderati e migliorano entro pochi giorni dalla vaccinazione", ha spiegato l’Ema, sottolineando che il vaccino esclude la possibilità di un contagio grave nella popolazione dei bambini. I rari casi di miocardite sono più frequenti in età adolescenziale che pediatrica.

La Società italiana di pediatria ha ribadito l’opportunità ed i benefici della vaccinazione, visto che il primo monitoraggio negli ospedali pediatrici ha "consentito di contare ad oggi 16 piccoli pazienti ricoverati, di età media 3,5 anni. Due ragazzi avevano un’età maggiore di 11 anni entrambi non vaccinati". I bambini in Italia "continuano a presentare un quadro meno grave degli adulti - si sottolinea ancora - ma possono avere necessità di ricovero ospedaliero anche fino alla terapia intensiva, seppure in casi rari".

I tempi? A questo ha risposto il sottosegretario alla Salute Pierpaolo Sileri: "Direi che per i primi di dicembre sarà disponibile il vaccino per la fascia di età 5-11 che per ora non è coperta e per la quale, sottolineo, al momento non è previsto Green pass o altro obbligo". Lo stesso Sileri ha sottolineato anche che "bisogna vaccinare i bambini perché se si ammalano c’è un rischio che abbiano complicanze anche gravi. E bisogna parlare del Long Covid, perché forse il 40enne non va in terapia intensiva, ma così come nei bambini dopo ci possono essere dei disturbi che durano a lungo, perché il virus attacca più organi".

I tempi dovrebbero comunque essere brevi: le prime dosi di vaccino pediatrico Pfizer, secondo quanto si apprende, dovrebbero essere disponibili dal 23 dicembre e le somministrazioni dovrebbero avvenire innanzitutto negli Hub, con percorsi dedicati, ma saranno molto probabilmente coinvolti anche i pediatri e pure le farmacie si sono dette pronte a collaborare.