Pedoni investiti sulle strisce: 180 morti. "Mancata precedenza, ci giochiamo la patente"

Nel report degli incidenti che coinvolgono i pedoni, l'Asaps riporta la statistica tragica che coinvolge il luogo più sicuro della strada. Quanti punti si perdono

Roma, 26 agosto 2022- Incidenti stradali 2022: diminuisconi i morti tra i pedoni, ma aumentano i feriti e soprattutto i pirati della strada. Sono alcuni dei dati chiave nell'ultimo rapporto Asaps su dati Aci-Istat 2021, associazione sostenitori e amici della polizia stradale.

Tutti numeri, avverte il comandante della polizia locale Luigi Altamura che ha curato il report, sono da interpretare alla luce di una premssa: il 2021 ha sofferto ancora delle limitazioni da pandemia.

Ogni ora 2 pedoni investiti

Nel 2021 sono avvenuti 17.164 investimenti di pedoni, 47 al giorno, 2 l’ora con 471 morti, 330 uomini e 141 donne. Dato in aumento sul 2020 ma in diminuzione rispetto al 2019, quando le vittime tra i pedoni sono state 534

Ogni giorno 45 pedoni feriti

I pedoni rimasti feriti nel corso dell'anno sono stati 16.693,  45 al giorno (+3.154 rispetto al 2020). con un aumento di ben 3.154 unità rispetto al 2020. Tra il 2005 e il 2019 era rimasto costante il numero di feriti tra i 20.000 e i quasi 22.000 cittadini, poi l’anno della pandemia ha portato a circa 13.500 il numero di persone che si sono rivolte alle strutture ospedaliere.

"Sulle strisce 180 morti"

Venti pedoni sono stati uccisi addrittura mentre camminavano sui marciapiedi ma soprattutto, scrive Asaps, "si evidenziano i troppi investimenti sugli attraversamenti pedonali (sia protetti da semaforo o agente, sia non protetti ma segnalati), ben 6.762 sinistri con 180 morti (157 in ambito urbano e 23 extraurbano) e oltre 10.000 feriti, nel luogo più ”sacro” della strada, quello in cui la precedenza è diritto del pedone e dove la tutela dovrebbe essere maggiore, come negli altri paesi europei".

Pedoni imprudenti

Ma anche i pedoni devono seguire le norme del codice della strada 2022. Invece nel 2021 gli incidenti provocati dai comportamenti imprudenti di chi cammina a piedi sono stati "ben 3.446 con 104 decessi e oltre 5.000 feriti, con 1.704 casi in cui il pedone attraversava la strada irregolarmente, in 590 incidenti camminava in mezzo alla carreggiata, in 415 occasioni il pedone veniva fuori improvvisamente da dietro un veicolo in sosta o fermata, in 264 situazioni il pedone attraversava al passaggio pedonale non rispettando i segnali".

Novembre il mese più a rischio

Il mese più a rischio per i pedoni è risultato novembre con 63 decessi, quello meno a rischio maggio con 27. Come numero di feriti, il maggior numero è stato sempre nel mese di novembre con 2.090 persone costrette alle cure mediche, quello con meno episodi aprile con 951 casi. 

Strage di anziani

Sulle strade è anche strage di anziani: ben 285 i morti, 186 maschi e 99 femmine, il 65% di tutti i deceduti, "in pratica due pedoni su tre tra gli ultra 65enni perde la vita attraversando una strada, persone certamente con meno riflessi e con un passo meno veloce ma che necessitano di maggiore tutela". La regione con il più alto numero di morti tra gli ultra65enni è il Lazio con 40 (27 uomini e 13 donne), seguita dalla Lombardia con 37 (24 uomini e 13 donne) e dall’Emilia Romagna con 29 (22 uomini e 7 donne). 

I pirati della strada

La pirateria che lascia i pedoni a terra ha visto ben 978 episodi, con 18 morti e 718 feriti, in netto aumento rispetto ai 599 sinistri del 2018. Un fenomeno criminale che non conosce soste, nonostante le pene più severe introdotte nel 2016 con la legge sui nuovi reati di omicidio stradale e lesioni personali stradali.

"Strisce pedonali, ora una campagna"

Ecco la riflessione di Giordano Biserni, presidente dell'Asaps: "Ci preoccupano i dati sui decessi nel luogo più sicuro sulla carreggiata, l’attraversamento pedonale, in Italia terra di conquista per i più indisciplinati che non rallentano neppure di fronte agli anziani che rimangono vittime sei volte su dieci".

"Sulle strisce si perdono 8 o 16 punti della patente"

Biserni, nel rivolgere un appello alla politica, ricorda poi che nel nuovo codice della strada si perdono 8 punti della patente per mancata precedenza ai pedoni sulle strisce. Aggiunge Altamura: "Nel caso deei neopatentati, i punti persi raddoppiano e diventano 16. Se teniamo conto che in tutto sono 20...".

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