Mercoledì 24 Aprile 2024

Pedofilia, il prete si dimette Il vescovo: provo vergogna

Le accuse risalgono a vent’anni fa, la condanna del titolare della diocesi di Pisa

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Le campane suonano e rimbombano in una chiesa vuota. La chiesa dove fino a pochi giorni fa ha parlato ai suoi fedeli e ha detto messa il sacerdote pisano (monsignore) che si è dimesso perché accusato di abusi su bambini oggi adulti. Il processo canonico è a un passo dalla conclusione, dopo essere stato avviato nell’aprile scorso. Due fratelli hanno raccontato di aver subito molestie. A rendere pubblica la storia è stato direttamente l’arcivescovo di Pisa Giovanni Paolo Benotto (seguendo le linee di trasparenza dettate da Papa Francesco) che ha utilizzato parole di condanna pesanti: "Con profondo dolore e vergogna per quanto denunciato" ha reso noto di aver "accolto le dimissioni" del parroco accusato da tutti gli incarichi pastorali, allo scopo di "fare verità e giustizia" in ordine alla denuncia per abuso-molestie sessuali.

Il presbitero ha 74 anni e avrebbe già ammesso le sue responsabilità. È stato fino a ieri il titolare della parrocchia di Santa Marta e Santa Maria Madre della Chiesa, non lontano dal centro cittadino, ma i fatti risalirebbero a oltre 20 anni fa e sarebbero accaduti quando era alla parrocchia di Santo Stefano, un quartiere residenziale della città. Non ci sono, invece, indagini penali in corso, ma uno dei fratelli spiega: "Non abbiamo ancora dato incarico all’avvocato, ma presenteremo denuncia in Procura". Il caso potrebbe avere anche un seguito in sede civile.

Dopo mesi di istruttoria interna alla curia, il sacerdote avrebbe ammesso le proprie colpe. Del resto, le frasi usate dall’arcivescovo e riportate in una nota ufficiale sono durissime: "A nome mio e della Chiesa pisana che rappresento chiedo perdono a chi ne è stato vittima e a quanti ne soffrono per lo scandalo che oscura il volto della Chiesa, domando a tutti di pregare il Signore perché non venga meno la fede in chi è stato offeso e perché si rinnovi in tutti un autentico cammino di conversione". Al momento, risulterebbe solo questa segnalazione. L’uomo accusato dai due fratelli – che solo ora avrebbero trovato la forza di parlare anche per invitare altri, nell’eventualità che ci fossero, a farsi avanti – non ha risposto alle nostre telefonate, così come a quelle di tanti altri pisani che lo hanno cercato nelle ultime ore. Addolorato l’arcivescovo Benotto che avrebbe già ascoltato i due uomini comunicando poi la decisione a fedeli e cittadini. Una scelta non facile che comprende anche il rendere nota l’ultima parrocchia del dimissionario per non incentivare un clima da caccia alle streghe. Domenica celebrerà messa il sostituto.

Antonia Casini

Gabriele Masiero