Mercoledì 24 Aprile 2024

Paziente scelse l’eutanasia, Welby e Cappato ancora assolti: "Nessuna assistenza al suicidio"

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Davide Trentini non era attaccato a una macchina per vivere, ma aveva bisogno di una cura farmacologica per sopravvivere. E non per questo non aveva diritto di decidere di porre fine alle sue sofferenze. Una fine di cui non sono responsabili Mina Welby e Marco Cappato, rispettivamente copresidente e tesoriere dell’associazione ’Luca Coscioni’, assolti dalla Corte di assise di appello di Genova dall’accusa di assistenza al suicidio. Il 13 luglio 2017 Cappato fornì i soldi e la Welby accompagnò fisicamente Trentini, 53 anni, di Massa, in Svizzera per morire. Il giorno dopo, Cappato e Welby, si presentarono ai carabinieri di Massa (Massa Carrara) per autodenunciarsi, facendo partire il procedimento penale. I due erano già stati assolti in primo grado a Massa.